Mazda 6 AWD

Mazda 6 AWD. La marca giapponese del Gruppo Ford continua a tappe forzate la sua marcia alla conquista di immagine e soprattutto vendite, ampliando mensilmente la propria gamma. Dopo anni decisamente “turbolenti”, Mazda ha ritrovato entusiasmo e linfa vitale grazie ai notevoli investimenti del colosso americano che nutre forti ambizioni per il suo marchio. Il 2002 si chiuderà positivamente grazie all’ingresso della “6” ed il 2003 si presenta ancora più interessante per merito della compatta “2”, che dovrebbe portare su di parecchie migliaia le vendite di Mazda Italia.
Per rafforzare la propria immagine, Mazda ha chiamato un nuovo Presidente, Carlo Simongini, che come prima azione ha bloccato la maglia della Roma calcio per tre anni con una sponsorizzazione mozzafiato e, giusto per non “segarsi” il mercato “nordista”, ha siglato un secondo accordo con Milano per trasformare l’ex Palatrussardi e Vobis in “Mazda Palace”. Sponsorizzazioni miliardarie (o milionarie parlando in euro) per un marchio che non può fallire se vuole restare sul mercato, poiché mamma Ford è sì generosa, ma non si tira dietro inutili carrozzoni.
Per crescere in immagine, sperando nelle magie di Totti e compagni, Mazda ha giocato la carta dell’integrale equipaggiando la sua ammiraglia con un’unica motorizzazione che in Italia non farà purtroppo molti proseliti poiché un 2300 benzina non è proprio il propulsore che va oggi per la maggiore visto che da noi si viaggia ormai solo con turbodiesel.
Per di più è abbinata unicamente ad un cambio automatico che da noi non seduce come in Germania o Regno Unito e certamente i consumi non saranno da “stradista”, a differenza del comfort e della sicurezza attiva, che si annunciano assai validi. La 6 wagon a trazione integrale è esteticamente uguale alla sorella a trazione anteriore, mantenendo un design piacevole dal sapore decisamente nipponico, specie nei gruppi ottici “forti”.
Per toccarla con mano bisognerà aspettare poche settimane, visto che debutterà in occasione del Motor Show di Bologna, ricordando che il prezzo è stato già fissato in 30.000 euro, tutto incluso salvo la tinta metallizzata. In attesa di provarla, sospendiamo il nostro giudizio, pur avendo ricevuto commenti positivi sulla qualità e piuttosto tiepidi sul temperamento della vettura, che peccherebbe di scarsa dinamicità sul versante delle prestazioni pur dichiarando 162 CV, che sono nella norma per tale cilindrata.

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