Mercedes F500 Mind

Mercedes F500 Mind. A poco più di un mese dalla comparsa della CLS, la Casa della Stella offre una seconda visione dei modelli futuri con la F500 Mind.
Ispirata alla altrettanto futuristica Concept GST, questo prototipo Mercedes concentra le maggiori attenzioni sull’interno piuttosto che sul design della vettura.
Soluzioni di design inedite
Questo non significa di certo uno scarso interesse della Casa per il design, anzi, alcune soluzioni sono da considerarsi davvero interessanti ed assolutamente inedite: la carrozzeria è una via di mezzo tra la spaziosità di una station wagon e la pulizia delle linee di una berlina a 3 volumi.
I particolari che maggiormente risaltano sono la grossa calandra anteriore, con tanto di generosa Stella a tre punte integrata, il montante posteriore “rubato” alla Classe A, e l’ampia estensione della superficie vetrata, che ha imposto ai tecnici lo studio di una nuova concezione del tetto.
Per lasciare più spazio possibile alla trasparenza, infatti, un pilastrino in carbonio posizionato tra i sedili anteriori e quelli posteriori, funge da struttura portante per il tetto.
La vista laterale, inoltre, mette in evidenza la mancanza del montante centrale, indice di una apertura delle porte a “finestra”, studiata per favorire l’accesso dei passeggeri oltre che per accentuare l’effetto “hi-tech” tipico delle vetture da Salone.
Soluzioni futuristiche
Tanta elettronica pronta per essere introdotta nei prossimi modelli, ma anche numerose soluzioni da show-car, volute per stupire ma anche per focalizzare l’attenzione su quello che sarà: al classico volante, ad esempio, è stata sostituita una cloche da aereo che lavora in perfetta sintonia con i rivoluzionari sistemi di assistenza alla guida messi a punto per questa vettura.
Certo, un bel volante avrebbe fatto comunque la sua figura, ma la cloche fa “hi-tech” rende perfettamente l’idea di come il classico piantone abbia lasciato il posto a sofisticati sensori elettronici, che comandano via software la scatola dello sterzo…
Siamo nelle mani dell’elettronica? Certamente, perché anche i classici pedali di acceleratore e freno sono stati sostituiti da sensori fissi, che rilevano la pressione del piede sui comandi, rendendo praticamente superfluo lo sforzo da compiere per accelerare o effettuare una frenata.
Anche la strumentazione, ovviamente, è figlia di questa scuola di pensiero: denominata “display multivisione”, fornisce al pilota una miriade d’informazioni sul veicolo oltre ad integrare i sistemi di navigazione satellitare e tutte le altre funzioni legate alla vita on-board.
Non manca, ma questa è una soluzione allo studio da anni, un sistema di visione notturna ad infrarossi. Un sistema molto interessante, che permette di illuminare virtualmente fino a 150 metri di strada “proiettandola” sul display LCD a colori del cruscotto.
Ridotti al lumicino i pulsanti. Consideriamoli pure oggetti di modernariato, perché per attivare la maggior parte dei comandi basterà semplicemente parlare.
318 CV!
Presentata tra i padiglioni del Salone di Tokyo, questa nuova Concept si basa sul conosciuto pianale della Classe S ed ospita un propulsore turbodiesel di nuova generazione, in grado di sprigionare la bellezza di 318 CV offrendo, al contempo, consumi del 20% più ridotti rispetto al più moderno degli attuali propulsori CDI della Stella.

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