Mitsubishi Colt Cz3 e Czt: Test Drive

Mitsubishi Colt Cz3 e Czt: Test Drive. Roma – Un assalto alla diligenza del segmento B (il più importante del mercato italiano: tra il 36 ed il 38%) a colpi di Colt. Lo ha messo a punto la Mitsubishi che, in meno di un anno, ha presentato 3 diverse versioni della berlina: nella scorsa primavera quella di ingresso a 5 porte benzina, in settembre quella diesel e, nei giorni scorsi, quelle a 3 porte Cz3 e quella con motore turbo Ctz. E non è ancora finita perché, con un anteprima al salone di Ginevra, arriverà sui mercati nel 2006 anche la versione coupè, per non parlare della variante coupè-cabriolet…! Le nuove 3 porte sono state studiate espressamente per l’Europa e, per il momento, vengono commercializzate esclusivamente nel vecchio continente con un obiettivo ambizioso: portare l’85% di nuovi clienti! Una scelta strategica precisa che si accompagna anche ad una sorta di “unificazione” continentale degli allestimenti che dovrebbe consentire a Mitsubishi l’eventuale dirottamento delle vetture verso i mercati più ricettivi e sensibili. Infatti, per la casa dei tre diamanti quello italiano è diventato “solo” il quinto mercato continentale, mentre una volta era il terzo. Ma per la Colt, invece, è il secondo: il primo è quello tedesco.
La linea Le versioni Cz3 e Czt sono qualcosa di più di una semplice Colt con due porte in meno. La linea è più pulita, slanciata e sportiva grazie ai 6 centimetri in meno di lunghezza, i 3 in meno in altezza, il suo parabrezza più inclinato (26°), i finestrini posteriori a goccia, gli indicatori di direzione a freccia, la linea del tetto più basso ed a qualche altra concessione mutuata dalla tradizione sportiva di Mitsubishi come confermano i 210 orari di velocità massima di cui sono accreditate due delle tre versioni 1.5 (turbo 16v a benzina da 150 cavalli e Di-D 12v da 95 cavalli). A seconda delle motorizzazioni le 3 porte pesano anche meno: tra i 20 ed i 35 chilogrammi. Gli accorgimenti tecnici, oltre che influire sul design, hanno consentito di ridurre la resistenza aerodinamica, il cui coefficiente è dichiarato dalla casa “migliore rispetto alle principali concorrenti”. La Czt vanta anche un’accelerazione che la porta a cento orari in 8 secondi ed una linea ancora più dinamica.
Su strada Le versioni a 3 porte si lasciano guidare bene. L’impressione è quella di una vettura sicura e stabile, saldamente ancorata al terreno. Il servosterzo elettronico è agile e vantaggioso, nel senso che consente anche un parziale risparmio di carburante. Per i piloti più esigenti è disponibile anche il sistema di controllo attivo della stabilità Mitsubishi (Masc) che integra il controllo di trazione (Matc). Restano alcune perplessità: la visibilità nelle curve verso sinistra e il cambio automatico “allashift” (peraltro disponibile a 600 euro solo sulle versione 1.3 benzina).
Gli equipaggiamenti. La Cz3 è la versione di accesso e viene presentata con equipaggiamenti piuttosto generosi: servosterzo, Abs con Ebd, alzacristalli anteriori elettrici, doppio airbag, pneumatici R14, sedili anteriori ripiegabili a tavolino, volante regolabile, specchi esterni regolabili dall’interno e sedile posteriore scorrevole e reclinabile con ganci isofix. Le versioni superiori sono Inform, Invite (la formula che Mitsubishi prevede che otterrà attorno al 50% delle richieste della nuova gamma con, tra gli altri, gli airbag laterali, radio e cd con 6 altoparlanti, ruote R15 ed altro ancora) e Instyle (con i sedili in pelle) alle quali si aggiunge la proposta unica per la sola motorizzazione 1.5 turbo che ha l’intero pack sfatey di serie. La Czt vanta inoltre una rigidità complessiva superiore del 2% alla Cz3 ed ha anche i deviatori di flusso laterali, un ampio spoiler posteriore, un grande deviatore di flusso anteriore, un paraurti anteriore esclusivo con mascherina a nido d’ape, specifiche ruote in lega da 16”, un terminal di scarico sportivo ed interni più “sofisticati”.

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