Pagani Zonda C12 S

Pagani Zonda C12 S. Horacio Pagani, giovane fondatore della Pagani Automobili, parla della sua Zonda come di una vera creatura con cui ha coronato un sogno che cullava fin da bambino nel suo paesino argentino, dove disegnava modellini fin da ragazzino.
Ad appena 45 anni, Pagani ha ormai raggiunto il suo traguardo riuscendo dove marchi blasonati hanno miseramente fallito (leggasi Bugatti, ma non solo!): creare una vera GT dalle forti emozioni ma di gran comfort, che assicurasse grandi prestazioni in piena sicurezza.
Ecco quindi questa sportiva che farebbe certamente innamorare lo stesso Batman e che si ispira decisamente alle Sport Prototipi ed ai “Gruppi C” degli anni Ottanta. Un concentrato di tecnologia e di passione su cui ha dato il proprio contributo persino il cinque volte campione del mondo Manuel Fangio, che è rimasto incantato dalla determinazione del suo giovane connazionale che ha voluto venire in Italia, a Modena, nel cuore del motorismo internazionale per realizzare la sua GT.
Pagani è partito da una strategia precisa basata sulla constatazione che i suoi potenziali clienti non sarebbero stati giovanissimi (a causa del suo valore assai prossimo agli circa 400.000 Euro!) e quindi doveva proporre sì emozioni ma anche comodità e praticità. Via quindi alla scelta del carbonio e di materiali compositi per alleggerire la carrozzeria ed offrire la più valida rigidità torsionale (le altre rivali rabbrividiscono se le si volesse comparare alla Zonda C12 S), segnalando che ben 110 componenti sono in carbonio, tanto da essere più vicina ad un aereo che ad una vettura.
Grinta sì, ma vellutata e quindi la scelta del cuore è ricaduta sul 7 litri Mercedes AMG da 550 CV, con una coppia massima di 770 Nm con cui può superare i 340 km/h e scattare da 0 a 100 in 3,7 secondi! Dati brutali che però sembrano assai più contenuti salendoci sopra, come abbiamo avuto la fortuna di fare noi di Infomotori che non ci siamo certo fatti scappare l’opportunità di salire a fianco di uno dei collaudatori della Pagani per fare un giro davvero emozionante, ma pienamente sicuro, grazie a questo ”giocattolo” che risponde docilmente alle sollecitazioni del pilota.
La morbidezza ed elasticità sono impressionanti: anche da 1000 giri in quinta la Zonda riprende in un attimo senza alcun tentennamento e le staccate non le fanno certo paura, grazie ad un sistema frenante ben supportato dalla Brembo e presto arriverà l’ABS ed il sistema di trazione. Se già su una citycar le gomme sono estremamente importanti, su una “batmobile” come la Zonda C12 S i pneumatici diventano fondamentali e la Michelin li ha persino creati espressamente sulle specifiche di Horacio Pagani, che desiderava performance ma anche confort.
Ecco quindi le Michelin Pilot Sport più evolute del mercato con misure davvero maxi, segnalando che davanti troviamo delle 255/40 ZR 18 e dietro 345/35 ZR 18: le più grandi mai realizzate dalla Michelin per la sua Pilot Sport che viene scelta dalle più prestigiose sportive per merito delle sue notevoli qualità, che permettono di scaricare a terra gli oltre 550 cavalli in piena sicurezza sia sull’asciutto che sul bagnato offrendo inoltre un eccellente silenziosità di marcia.
La sua Zonda (nome di un impetuoso vento argentino) ha anche una sorella cabrio proposta a quasi cinquecento mila Euro.
Dal 2000 ad oggi sono uscite appena una trentina (il tempo di realizzazione è di 9 mesi essendo costruita praticamente a mano) e siamo certi che anche a Gotam City qualcuno sarebbe felice di poterne avere una nel proprio garage.

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