Porsche 911 GTR 750 Evo

Porsche 911 GTR 750 Evo. Ok, ok: in concessionaria c’è già da un pezzo la 911 della serie 997, ma fa sempre piacere vedere che attorno ad un modello “vecchio” come la 996 ci siano ancora delle interessantissime idee inespresse. In realtà quella che vi proponiamo oggi tra le pagine di Infomotori.com non è una 911 base ma una bellissima quanto esclusiva GT2 – ancora in attesa di erede – rivista e corretta da Gemballa per stupire l’occhio ed impressionare gli autovelox…
740 CV! Della rinnovata veste estetica ne parliamo tra breve perché prima ci teniamo a farvi conoscere le modiche apportate al sei cilindri orizzionale. Sì perché come da buona tradizione Gemballa il “flat-six” è stato rivisto, corretto e provato al banco fino a raggiungere alla voce “cavalli” quota 740…
Il numero di giri al minuto a cui si fa vedere tutto questo “ben di Dio” è pari a 6.370 ma c’è di più! Per dimostrare come e quanto sia rimasto sfruttabile il cuore Porsche, Gemballa diffonde infatti con piacere anche il dato relativo alla coppia motrice, che ferma gli indicatori a 6.200 giri mentre sul display appare un impressionante 820 Nm. Roba da rimanere a bocca asciutta anche perché la cilindrata è rimasta di 3.600 cc. e la trazione è, come sulla GT2 di serie, affidata alle ruote posteriori.
360 km/h Merito dei nuovi turbocompressori, delle testate riviste, del nuovo albero a gomiti e delle camme più profilate che spingono delle valvole più leggere e dotate di molle più efficienti, assicurando il raggiungimento dei 100 km/h – con partenza da fermo – in soli 3.8 secondi e dei 200 km/h in 9.4 secondi. Una folle corsa fermata solamente dall’attrito della resistenza aerodinamica quando la lancetta del tachimetro segna 360 km/h!
Niente male anche perché alla bilancia la GTR 750 fa segnare appena 1.300 kg (150 kg in meno di una Ferrari F430 e 140 rispetto al modello dalla quale deriva).
Nuovo look Assieme al propulsore i tecnici di Gemballa hanno messo mano all’aerodinamica, assicurando maggior carico aerodinamico alle velocità medio/alte ed un maggior smaltimento termico, senza dimenticare l’assetto ed il reparto frenante che è stato adattato al minor peso complessivo ed alle rinnovate caratteristiche del propulsore.
Grosse novità anche dentro: la personalizzazione, come al solito, è massima e si gioca tutta sul filo del dettaglio raffinato sia in alluminio o in una più tecnologica fibra di carbonio.

TUTTO SU Porsche 911
Articoli più letti
RUOTE IN RETE