Porsche 911 Shooting Brake by Protoscar

Porsche 911 Shooting Brake by Protoscar. Vi siete innamorati dell’Audi RS6 Plus ma è troppo simile alla turbodiesel del vostro vicino di casa? Se è così, osservate con attenzione questo prototipo realizzato dalla Protoscar per conto della Derendinger, storica azienda svizzera che celebra quest’anno i 75 anni di attività. E non si pensi al solito prototipo da salone, perché gli svizzeri hanno intenzione di produrla davvero! Gli interessati, quindi, sappiano che è sufficiente recarsi alla Protoscar con un sostanzioso assegno e una Porsche 996 (la penultima serie della 911) da…rimodellare.
Sì, avete capito bene, alla Protoscar hanno pensato bene di ricavare un’esclusiva station wagon sulla base della mitica sportiva di Stoccarda e per una volta i puristi tengano a freno lo sdegno, perché come sottolineano gli svizzeri c’è tutta una lunga tradizione di station wagon in tiratura limitatissima realizzate sulla base di auto blasonate come Aston Martin, Lagonda, Rolls Royce, Jaguar… Cose da sceicchi o comunque da persone molto ricche e molto eccentriche, dirà qualcuno, ma in alcuni esemplari il risultato stilistico ottenuto è stato strepitoso. E anche se questa tradizione affonda le proprie radici in Inghilterra – dove i ricchi e i nobili di un tempo desideravano poter andare a caccia con i cani e tutta l’attrezzatura sulla loro Aston Martin… – non mancano le prestigiose eccezioni, come la splendida Ferrari 456 station wagon quattro porte realizzata nel recente passato da Pininfarina per il sultano del Brunei.
Intervento riuscito Ma osserviamo più in dettaglio questa specialissima 911, lunga 4430 mm, larga 1829 mm e alta 1335 mm. Il frontale e la vista laterale – fino alla maniglia delle porte – ripropongono le linee inconfondibili della sportiva di Stoccarda, mentre la coda è completamente inedita. Sopra il lunotto è stata infatti aggiunta un’ulteriore porzione di carrozzeria, fino a ottenere la fisionomia tipica di una station wagon. A ricordarci l’origine da vera sportiva della vettura sono i passaruota posteriori, in evidenza rispetto al resto della fiancata, e l’andamento del padiglione, che discende per poi risalire leggermente, come un gigantesco spoiler. Del tutto nuovi sono anche i gruppi ottici, il cui design rappresenta una riuscita reinterpretazione di quelli originali (sulla Cayenne, ad esempio, avrebbero fatto una figura probabilmente migliore di quelli attuali). Il fascione inferiore, da parte sua, è anch’esso inedito e presenta un design decisamente grintoso, grazie alla griglia a maglie strette e ai doppi terminali di scarico cromati. Del tutto originale è poi il meccanismo di accesso al bagagliaio, costituito da un lungo vano che fuoriesce dal lunotto.
Per trasporti veloci Con un peso di 1765 kg, la creatura della Protoscar ha conservato l’anima da vera sportiva della 911. Grazie al sei cilindri boxer di Stoccarda – infatti – la velocità massima è pari a 280 km/h, mentre l’accelerazione da 0 a 100 km/h richiede solo 5,2 sec. E come se non bastasse, la vettura è equipaggiata con un sistema frenante che grazie all’utilizzo di materiali innovativi è in grado di ottenere risultati da record: per fermarsi da 120 km/h bastano solo 2,9 secondi!
Qualche dubbio Tutto bene quindi? Non proprio, perché bisogna ammettere che ricavare una station wagon da una vettura equipaggiata con un motore posteriore a sbalzo presenta inevitabilmente qualche inconveniente, per lo meno sul fronte della capacità di carico, dal momento che il bagagliaio è occupato quasi interamente dal… motore! Di fatto, lo spazio di carico è un vano lungo e sottile posto sopra il propulsore e assai poco pratico da utilizzare, complice anche una soglia di carico da record d’altezza per la categoria! Insomma, a differenza di altre mitiche shooting brake del passato qui la praticità c’entra assai poco e l’unico vero vantaggio è quello di poter vantare un’auto assolutamente unica. Ma a qualcuno, ne siamo certi, basterà per staccare il cospicuo assegno di cui parlavamo all’inizio…

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