Porsche Cayenne, 911 e Cayman – Test Drive

Porsche Cayenne, 911 e Cayman – Test Drive Livigno (Sondrio) “Porsche Driving School”, ovvero: come domare tanti cavalli, in questo caso specifico, addirittura sul ghiaccio. La scuola di guida sicura Porsche si è spostata sul ghiacciodromo di Livigno per consentirci di gustare le doti di maneggevolezza e, tutto sommato, anche di sicurezza di questi stupendi purosangue, anche su una superficie infida come il ghiaccio. Oddio, ghiaccio è una parola grossa, dato che nella fattispecie le temperature primaverili di questi giorni hanno fatto sì che anche a Livigno il termometro salisse sopra lo zero e la pista da ghiaccio verde si è piano, piano trasformata in una bella poltiglia piena di pozzanghere, decisamente più infida del ghiaccio stesso. Comunque l’esperienza di poter guidare delle Porsche su una superficie con poca aderenza non ce la siamo fatta scappare. Con questo reportage si vuole, per quanto possibile, dare un assaggio di cosa vuole dire guidare su una superficie con poca aderenza, con la pretesa di costruire una piccola esperienza su quello che si può e quello che non si deve fare in queste condizioni. Si inizia con degli esercizi per capire i limiti di aderenza e la maneggevolezza delle vetture in prova. Ci accomodiamo su una bellissima 997 Carrera 4 S bordeaux, stacchiamo il PMS (Porsche Management System), e cominciamo a girare intorno a dei birilli, disegnando un cerchio di 16 metri circa di diametro. È difficile dosare il gas, lo sterzo e il controsterzo, con una certa fluidità. Dopo qualche testacoda, si riesce a girare più o meno in tondo. Il segreto è dare dei colpi leggeri gas in modo da far perdere aderenza al posteriore e contemporaneamente agire sullo sterzo con un controsterzo progressivo che consenta al muso della vettura di seguire una direzione più o meno curvilinea. Dal “tondo” si passa ad uno slalom dove la tecnica è simile: muso a destra, colpo di gas, muso a sinistra, colpo di gas, ecc… La difficoltà, decisamente molto elevata, è quella di gestire il gas, in funzione dell’angolo di sterzo. Se troppo “leggero” il posteriore non si allarga, se troppo prolungato, la vettura acquista velocità e comincia a sottosterzare. Se troppo accentuato, il posteriore gira troppo e il testacoda è inevitabile.

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