Renault Wind Concept

Renault Wind Concept.
Il futuro delle barchette “made in Renault” di chiama Wind e sarà presentata tra gli stand Renault del prossimo Salone di Ginevra. Un ritorno gradito quello della Casa transalpina, perché dimostra come a Viry Châtillon la voglia di open-air “di razza” nonostante lo sfortunato recente passato di “Spider”, una vettura veloce e affascinante quanto praticamente inutilizzabile nella vita “reale”.
Design curato nel dettaglio Lo forme di Wind è tracciato seguendo l’andamento di due linee principali: la prima attraversa le fiancate dell’auto, genera i parafanghi anteriori e posteriori e si piega in corrispondenza dei passaruota. La seconda, più marcata, avvolge l’abitacolo, rafforzando la sensazione di protezione.
Molto originale, indubbiamente, anche se, a ben guardare, è quasi spontaneo notare alcune somiglianze con la cugina Nissan 350Z ed il prototipo Subaru B9 Scrambler, lanciato dalla Casa delle Pleiadi nel corso del 2003.
La cura per il dettaglio è assolutamente maniacale, come nel caso dei gruppi ottici, molto estesi e caratterizzati da una tecnologia di illuminazione inedita: un lungo tubo trasparente, percorso da un potente getto di luce azzurrata, attraversa una serie di lamine di vetro verticali, assicurando una illuminazione molto morbida e potente.
Anche i gruppi ottici posteriori sono molto curati, grazie ad un profilo a mandorla che prolunga la linea della scocca con uno spigolo vivo. Due diodi a LED di grande potenza, illuminano delle lamine di vetro parallele, creando un flusso luminoso che si estende in senso longitudinale e laterale.
Capote di tela Il parabrezza panoramico è prolungato sui lati da una linea curva, che ingloba le superfici vetrate laterali. L’abitacolo può essere coperto da una capote di tela, a triplice spessore, dotata di un lunotto in vetro dalla forma arrotondata.
Semplice ed elegante, per tre persone L’abitacolo, a goccia, si sviluppa intorno al pilota ed ai passeggeri. Non a caso, usiamo la parola passeggero al plurale, in quanto i sedili non sono due, come accade solitamente per le vetture di questa categoria, ma tre. La parte centrale che collega gli schienali dei sedili anteriori, infatti, può essere sganciata e ribaltata, assumendo una forma a ferro di cavallo: in questa posizione, tale elemento può essere utilizzato come terzo posto nella zona posteriore dell’auto.
Nonostante le dimensioni contenute – 3.87 metri di lunghezza – , Wind offre quindi una notevole abitabilità, ma anche un volume bagagli molto interessante, misurato in 232 litri.
Pelle ed alluminio La scelta dei materiali sottolinea cura e classe nella definizione del particolare, ed elementi come la pelle che riveste il sedile, di un caldo color tabacco, o i principali comandi della vettura, realizzati in alluminio anodizzato.
Passando alla strumentazione, in linea con il concetto di Touch Design lanciato da Renault tre anni fa, i comandi sono ergonomici nel posizionamento e semplici da utilizzare. Un comando centrale, di forma circolare, raggruppa le informazioni di comunicazione, musica, navigazione e servizi. Tutte le informazioni, sono riportate su uno schermo, nella parte superiore della plancia.
Il selettore delle modalità del cambio, fissato sulla parte centrale, è stato a sua volta progettato nel rispetto dell’ergonomia. Il comando dei rapporti è azionato tramite apposite levette sul volante.
Il contagiri/tachimetro presenta un design semplice, caratterizzato da un cilindro di vetro cesellato, cerchiato di alluminio anodizzato. Le informazioni sono visualizzate in forma analogica per la velocità ed in forma digitale per quanto concerne giri e marcia inserita.
Qualche numero? Per gli amanti dei numeri, segnaliamo che questo particolare prototipo è spinto da un propulsore a benzina, da 136 CV e 191 Nm di coppia massima, quattro cilindri in linea, in regola con le normative antinquinamento Euro4. Il cambio, robotizzato, è dotato di 6 rapporti più retromarcia, e la massa complessiva della vettura è di soli 850 kg.
I cerchi in lega, infine, sono del diametro di 19” e sono gommati con delle “poderose” Michelin Pilot Sport 2 in misura 245/35 ZR19.

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