Sci & Drive: Pneumatici invernali

Non solo per la neve: quando la temperatura si abbassa, la progettazione specifica dei pneumatici invernali fa la differenza in termini di aderenza, e quindi di sicurezza. Come noto, ogni stagione dell’anno richiede accorgimenti specifici nell’uso dei pneumatici, ma l’inverno, con le sue condizioni meteorologiche avverse, esige qualche attenzione in più: il rischio di incidenti aumenta infatti di sei volte rispetto al periodo estivo.
La temperatura diminuisce, il pericolo aumenta. A rendere particolarmente problematica la guida nella stagione invernale non è soltanto la presenza della neve: l’asfalto freddo, la presenza di brina e l’umidità che diventa facilmente ghiaccio rappresentano pericoli concreti, che è possibile fronteggiare in tutta sicurezza solo con i pneumatici giusti.

Ecco perché è corretto montare gli invernali in autunno e sostituirli con gli estivi a partire dalla primavera, quando le temperature cominciano ad alzarsi. Quando il termometro si abbassa, infatti, le normali mescole battistrada dei pneumatici estivi si induriscono progressivamente, comportando una diminuzione dell’aderenza. Già a temperature inferiori ai 7 gradi le normali mescole battistrada dei pneumatici estivi si induriscono progressivamente, comportando una diminuzione dell’aderenza. E questo a maggior ragione se la vettura è equipaggiata con pneumatici sportivi: questi infatti sono ottimizzati per raggiungere prestazioni massime sull’asciutto e sul bagnato, ma alle temperature tipiche della stagione estiva. Quando il termometro scende, non possono offrire la sicurezza garantita invece da un pneumatico progettato specificamente per l’inverno, mentre i migliori invernali possono garantire oggi prestazioni eccellenti in ogni condizione del fondo stradale, con codici di velocità anche elevati (fino a V, cioè 240 km/h) e buoni livelli di comfort, silenziosità e scorrevolezza.

Naturalmente il massimo vantaggio offerto dai pneumatici invernali si manifesta sui percorsi innevati. I profondi incavi che ne caratterizzano il disegno del battistrada garantiscono la massima aderenza sulla neve, la fittissima lamellatura fa presa anche sul fondo ghiacciato e le mescole a base di silice esaltano l’aderenza alle basse temperature. I vantaggi in termini di sicurezza emergono in modo particolare in frenata: prove strumentali hanno dimostrato che una vettura dotata di pneumatici estivi alla velocità di 50 km/h si arresta dopo 43 metri, mentre con i pneumatici invernali sono sufficienti solo 35 metri!
Attenzione a usura e pressione! Ma attenzione, per usufruire di tutti questi vantaggi è indispensabile tenere sotto controllo la profondità del battistrada. Quanto alla pressione, il solo valore corretto è quello indicato dal produttore del veicolo nelle istruzioni d’uso ed è lo stesso sia per i pneumatici invernali che per gli estivi. L’affermazione generica secondo cui i pneumatici invernali richiedono 0,2 bar di pressione in più non trova alcun riscontro tecnico. Anche per i pneumatici invernali, infatti, le prestazioni si riducono notevolmente man mano che aumenta l’età del pneumatico e diminuisce la profondità di scultura. È consigliabile la sostituzione al più tardi quando si raggiunge una profondità residua di scultura di 3 mm, oppure dopo quattro/cinque anni di impiego, anche se la profondità è ancora sufficiente.

I chip non bastano La sicurezza è probabilmente l’argomento chiave dell’attuale evoluzione tecnologica delle autovetture. ABS, ESP, EDC rappresentano dispositivi fondamentali per incrementarla, eppure a volte non bastano. Se ci troviamo su una superficie ghiacciata con un pneumatico estivo, fallisce anche il sistema di sicurezza ad alta tecnologia più intelligente del mondo. Il problema non si presenta solo in caso di strade innevate, ma anche nel momento in cui le temperature scendono sotto il limite dei 7 gradi: il rischio di incidenti aumenta di sei volte rispetto al periodo estivo, e quello che vale per le vetture dotate di ABS, ESP, EDC vale ancora di più per i veicoli sprovvisti di tali sistemi di sicurezza.

Un vantaggio in più: non servono le catene La normativa stradale italiana equipara a tutti gli effetti i pneumatici invernali alle catene. Ciò significa che, in presenza del segnale blu “Catene per neve obbligatorie”, chi viaggia con pneumatici invernali può considerarsi assolutamente in regola. Si tratta di un altro importante argomento a favore degli invernali, dal momento che l’installazione delle catene non è un’operazione semplice per tutti, e comunque disagevole, soprattutto in caso di nevicate improvvise e di condizioni ambientali difficili. Non solo: su alcune vetture è addirittura impossibile effettuarla.

Convenienti anche nei costi Anche sul fronte dei costi i pneumatici invernali possono rivelarsi una scelta assolutamente non dispendiosa. La soluzione più lungimirante è quella di dotare la propria automobile, fin dall’acquisto, di un treno di gomme invernali da intercambiare con le estive ad ogni passaggio di stagione. In questo modo il costo alla fine sarà pressoché lo stesso, visto che le invernali costano circa un 10% in più delle tradizionali, ma assicurano una sicurezza ed una tranquillità che ben compensano l’esigua differenza. E questo senza considerare il fatto che dotarsi di un set di pneumatici invernali di qualità costa sempre meno che riparare un parafango ammaccato dopo una slittata, per non parlare di conseguenze ben più gravi.

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