Speciale: Montezemolo Presidente Fiat

Ormai tutti sanno che Luca Cordero di Montezemolo è stato nominato Presidente della Fiat dalla Famiglia Agnelli.
Vice Presidente è ora John Elkann, nipote prediletto dell’Avv.Gianni Agnelli, mentre il nuovo Amministratore Delegato è Sergio Marchionne che sostituisce il dimissionario Giuseppe Morchio.
Sergio Marchionne, italo canadese era già membro del Consiglio di Amministrazione Fiat e godeva della massima fiducia di Umberto Agnelli e dell’intera Famiglia, dimostrando notevole capacità e talento nel risanamento di imprese ed una visione strategica decisamente internazionale.

A meno di una settimana dalla scomparsa di Umberto Agnelli, il più grande Gruppo industriale italiano è riuscito a riprendersi, confermando la massima attenzione verso l’automobile e la volontà di proseguire la strada intrapresa dalle prime tre generazioni, inserendo nel C.d.A. la quarta generazione formata dai trentenni capitanati da John Elkann che avrà tre “tutor” davvero prestigiosi.
Luca Cordero di Montezemolo, Gianluigi Gambetti e Sergio Marchionne (insieme ad un team di capaci manager che in questi ultimi 15 mesi hanno rilanciato tutti i marchi del Gruppo) sono infatti la migliore formazione per i giovani eredi della Famiglia Agnelli distinguendosi per competenza e soprattutto per amore per l’automobile e amicizia sincera verso gli azionisti.
Il neo presidente si attendeva una risposta positiva quanto quelle delle Ferrari al GP d’Europa in Germania (doppietta dedicata ad Umberto Agnelli) e banche creditrici e soprattutto la Borsa gli hanno subito tributato un grande applauso con un +4% in una giornata grigia per gli altri titoli!
A testimoniare la continuità del nuovo Consiglio di Amministrazione troviamo anche Andrea, figlio di Umberto Agnelli, che avrà sicuramente modo di maturare e fornire il proprio contributo a favore della continuità d’azienda.

Montezemolo non ha certo bisogno di presentazioni e ha dimostrato di essere l’uomo ideale per fare squadra e raggiungere obiettivi importanti, segnalando che la stessa Ferrari-Maserati ha potuto beneficiare della propria capacità manageriale ed umana. Luca Cordero di Montezemolo è fra i personaggi più noti ed apprezzati a livello internazionale, a cui le maggiori testate mondiali hanno dedicato più di una copertina, tanto che la stessa Confindustria lo ha nominato suo Presidente per rilanciare l’associazione e soprattutto il “Made in Italy”.
Merita poi ricordare che la Famiglia Agnelli ha inoltre nominato Gianluigi Gabetti alla presidenza dell’accomandita.
Una decisione fulminea, necessaria anche in vista delle imminenti scadenze e per non lasciare il Gruppo, in fase di rilancio, senza guida e strategie certe.
La prima conferenza stampa di ieri pomeriggio ha fatto subito capire alla stampa economica ed alle televisioni di quale pasta siano i tre maggiori protagonisti del Gruppo Fiat.

John Elkan , Jaki per gli amici, ha dimostrato la giusta dose di grinta/umiltà, Sergio Marchionne la propria solidità fatta di risultati e poca immagine (sul sito ufficiale fiatgroup.com manca la sua foto!) e Luca Cordero di Montezemolo ha confermato di essere il giusto timoniere premiando il gioco di squadra e contagiando tutti con la propria passione che ha trasformato la prima conferenza in una sorta di piacevole show con alcune battute che rimarranno nella storia del gruppo.
Per prima cosa ha voluto sottolineare che “Porteremo avanti il piano di risanamento studiato da Morchio e Umberto Agnelli e concordato con il governo”, esprimendo quindi un sentito ringraziamento alla Famiglia Agnelli per la compattezza e rapidità dimostrata attraverso cui è stato possibile uscire dalla devastante situazione venutasi a creare con la scomparsa di Umberto e Gianni Agnelli.
Un rapido cenno al presente, ribadendo che “abbiamo fiducia nel presente e soprattutto nel futuro di Fiat” Con un solo flash al precedente A.D: “mi dispiace per la partenza di Morchio, anche se non ho capito”.
Il Presidente della Fiat ha quindi rincuorato i Fans della “rossa” e gli imprenditori aggiungendo che “rimarrò presidente della Ferrari e di Confindustria. Proprio per questo motivo sono contento dell’arrivo di Marchionne che sarà la parte operativa insieme a John Elkann. Sarò un presidente di supporto, non onorario, ma a Marchionne toccherà la parte operativa”.

Montezemolo ha quindi mostrato la sua parte più schietta e simpatica con un invito molto accalorato: “Comprate italiano, questa è la nostra forza”.
Si è quindi trasformato quindi in una sorta di Direttore Commerciale/Concessionario di Gruppo premettendo che “c’è una grossa ripresa di credibilità e di forza del marchio. Mettiamo da parte i finti snobismi, le tante cose del passato e compriamo italiano”.
“Mettiamole da parte certe auto, perché c’è la Maserati pronta. Se poi volete, per vostra moglie e per i bambini c’è la Panda mentre per una vostra amica vi suggerisco la Ypsilon, ma non trascurate neppure Idea, Stilo e avanti ancora. Questa è la nostra forza, comprate italiano”.
Un messaggio che Montezemolo ripete ad ogni incontro confindustriale, compreso l’ultimo di Varese raccontando ai giornalisti: “Vengo dalla loro assemblea. Quando ho parlato di Fiat ho sentito un lungo, amichevole, incoraggiante applauso ma fuori ho visto qualche BMW di troppo”.
Un invito che il Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, rispetta appieno avendo già ordinato una Maserati Quattroporte e viaggiando solo su vetture “tricolori”, mentre il Presidente del Consiglio, On. Silvio Berlusconi farebbe bene a vendere la sua grossa Audi A8 blindata e salire su una limousine del Tridente, seguendo l’esempio dei premier europei a partire da Chirac che viaggia solo su vetture francesi o Blair o colleghi tedeschi.

Invito da ricordare alla maggior parte dei Ministri che oltre a non allacciarsi le cinture di sicurezza, snobbano le varie Maserati, Lancia, Alfa Romeo e Fiat per salire su fiammanti tedesche pagate con soldi pubblici…
Dalle personalità pubbliche ci si attenderebbe una maggiore italianità, mentre i privati cittadini possono ovviamente scegliere il modello che desiderano ma varrebbe la pena di riconsiderare l’offerta nazionale che sta notevole crescendo sia nel segmento B con le numerose novità (panda, ypsilon ed idea per fare tre nomi) , compatte (Alfa 147 e Fiat Stilo), medie (156 e Lybra), speciali (Phedra ed Ulysse), sportive (Alfa GT, Maserati Coupè, Ferrari) e persino sull’alto di gamma (Alfa 166, Lancia Thesis e Maserati Quattroporte).
Insomma compriamo quello che ci piace e conviene di più, ma nella lista delle possibili candidate alla nostra futura auto mettiamo anche le italiane, imitando in ciò tedeschi, francesi, inglesi e gli stessi statunitensi, coreani e giapponesi.
Infomotori.com è stato in passato persino criticato per un eccesso di filonazionalismo che non significa trascurare le straniere , che offrono eccellenti modelli, ma dare il giusto spazio all’industria automobilistica (e motociclistica…) nazionale.
In bocca al lupo ai nuovi vertici del Gruppo Fiat, sottolineando il fondamentale ruolo di tutti i loro collaboratori: dai mega dirigenti agli operai di tutti gli stabilimenti di Melfi e Mirafiori.

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