Subaru Impreza 2.0 – Long Test Drive

Una Subaru Impreza così non s’era mai vista. La rotta scelta dalla casa delle Pleiadi per la sua compatta si scontra direttamente con le protagoniste del segmento C: Impreza si è infatti trasformata, perdendo il terzo volume posteriore e segnando un cambio epocale nella sua storia. Il risultato può scuotere gli animi più intransigenti, ma non mancano di sicuro gli spunti per parlarne un pò. Undertstatement La carrozzeria si potrebbe virtualmente dividere in due settori distinti. Il frontale è accattivante, moderno, con la mascherina affusolata ed i gruppi ottici allungati, mentre il posteriore non presenta picchi di personalità pur risultando ben proporzionato. La sagoma è cuneiforme, quasi non si notano i 4 metri e 42 da un paraurti all’altro, complice anche la vetratura laterale che segue l’andamento discendente del padiglione. Non si fa notare, come tutte le Subaru (STi escluse), e questo non è necessariamente un male. Discreta, e con una certa eleganza innata, la nuova Subaru Impreza potrebbe incrociare le esigenze di un pubblico che ama la sostanza più che l’apparenza, e di sostanza ce n’è parecchia. Aderente Da brava Subaru, anche la nuova Impreza non rinuncia ai canoni tipici del marchio. A partire dalla trazione integrale simmetrica, attiva in modo permanente e coadiuvata dalle marce ridotte, che risulta particolarmente indicata per chi si trova ad affrontare quotidianamente fondi difficili. Tutti gli altri possono comunque beneficiare di un comportamento dinamico al top, complice anche un telaio ben concepito ed una favorevole distribuzione dei pesi.

TUTTO SU Subaru Impreza
Articoli più letti
RUOTE IN RETE