Subaru nuova Impreza – Test Drive

I due propulsori sono silenziosi, onesti, senza picchi di cattiveria (specie il millecinque) ma con un funzionamento estremamente elastico. Il 2 litri spinge bene già dai bassi regimi, e allunga con la fluidità tipica del frazionamento boxer, anche se i consumi salgono altrettanto velocemente quando ci si lascia prendere dalla foga. Evento più frequente del previsto, dato che i limiti dinamici della nuova Impreza la rendono degna di tale nome: la trazione è massima, sempre, pur non trattandosi di una versione estrema. Non ce ne vogliano i puristi, ma offrire le doti di guida tipiche di ogni Subaru, con un comfort sconosciuto ai precedenti modelli, è una mossa intelligiente ed azzeccata. Il 1500 rappresenta un’ottima opportunità per chi desidera una vettura di sostanza e di grande sicurezza attiva e passiva, col vantaggio di una trazione integrale “ad effetto calamita” che sedurrà sicuramente molti genitori a darla ai propri figli che potranno contare su una corazza assai valida per i loro trasferimenti (anche sotto la pioggia o la neve…). Quanto costa? Dobbiamo confermare quanto detto: alla qualità tradizionale Subaru si abbinano prezzi decisamente competitivi, almeno a nostro modesto parere. Specie se si considera che la trazione integrale Symmetrical AWD è di serie su tutti i modelli. Si parte dai 17.990 euro della Impreza 1.5 MT PW, per passare poi ai 19.990 dell’allestimento MT SK sempre abbinato al boxer di 1.5 litri. Tre invece le declinazioni per il propulsore 2.0: 21.990 euro per la MT RK, 23.990 euro per la MT 4Q e 25.990 euro per la AT 4Q con cambio automatico. L’impianto a GPL, dal costo di 2.000 euro, viene in parte ammortizzato dai contributi statali (1.500 euro), mentre un kit sportivo estetico è opzionabile dai clienti più… aggressivi. Volete provarla? Basta attendere l’inizio di ottobre: il 4 parte il lancio!

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