Subaru Outback 2.5: Test Drive

Subaru Outback 2.5: Test Drive. Monte Baldo – Parafrasando il mitico Mike Buongiorno, potremmo esclamare un bel “sempre più in alto” ed in effetti la nuova Subaru Outback vola sempre più in alto grazie ad un design davvero felice ed una meccanica ancora più perfezionata con un motore boxer completamente ottimizzato ed una trazione integrale degna della migliore tradizione Subaru, ormai nota per il suo “effetto calamita”.
In cima al Monte Baldo innevato… Vola alto e si arrampica in alto! Per il test drive nazionale Subaru Italia aveva infatti scelto un percorso decisamente piacevole e panoramico. Peccato che durante le ricognizioni i nostri “scout” avevano trovano sole e margherite ma tre giorni prima della presentazione si sono scatenati i venti portando ben 50 centimetri sulla cima del Monte Baldo, meta del nostro percorso! Che fare? Ritirarsi su strade più basse ed “umane”, oppure dimostrare che Subaru non teme la neve? Risposta logica e vincente! Si prendono tre Outback ed anziché aspettare gli spazzaneve ci si apre un varco… Questo per introdurre la vettura che non solo si fa apprezzare per la linea, ma soprattutto per i contenuti che si possono sintetizzare nel motore boxer 2.5 litri da 165 CV, la trazione Symmetrical AWD, la riduzione del peso, l’ottimo CX ed una maneggevolezza impressionante per il tipo di vettura.
Modaiola Che sia stata la prima vettura di classe elevata a proporsi in questo particolare allestimento, è fuori di dubbio, ma è chiaro e lampante come il design non proprio europeo delle precedenti serie ne abbia limitato le possibilità di successo.
Oggi, invece, oltre ad essere curiosa, la nuova versione Outback è anche molto affascinante e vanta più che mai la possibilità di imporsi in un mercato che offre sì alternative in termini di design ma sicuramente non in termini di efficacia tecnica.
Il muso, molto spiovente e profilato, si propaga idealmente fino al montante posteriore formando un aggressivo cuneo, ben visibile guardandola lateralmente, al centro del quale, l’abbondanza di superfici vetrate rende molto leggera una zona posteriore altrimenti pesante, in quanto molto voluminosa.
Questa forma, assolutamente inedita in Casa Subaru, viene esaltata dall’abbondanza di particolari raffinati, come nel caso degli indicatori di direzione integrati agli specchietti o i LED per l’illuminazione dei retronebbia.
Un altro punto caratteristico del fianco, sono gli specchietti, che racchiudono le luci di direzione a LED, molto ben visibili anche di giorno. Anche i gruppi ottici posteriori vantano un design piuttosto piacevole ed in linea con quanto espresso dal resto della vettura.
Rispetto alla Legacy, la nuova Outback è riconoscibile per una maggiore altezza da terra e per i paraurti dalla forma e dalla tinta completamente diversa. Le differenza non finiscono certo qui, perché anche i cerchi in lega sono completamente differenti così come i fascioni sottoporta. Non mancano, come ogni vettura dedicata al tempo libero che si rispetti, le barre portatutto sul tetto, studiate per accordarsi in modo molto armonico alle piacevoli forme della vettura.
Interni solidi e moderni L’arredamento interno della Outback offre un’impostazione piuttosto “tedesca”. E’, come per Legacy, uno degli elementi che più è cambiato rispetto alla precedente serie, e non parliamo tanto di qualità dei materiali utilizzati, da sempre di ottimo livello, ma di cura per il particolare, la sua forma ed il posizionamento di ogni elemento.
Lo spazio a bordo è ampio, ma si ha una netta sensazione di compattezza, di solidità, grazie alla continuità offerta dal rivestimento delle porte che va a formare un unico insieme con la consolle centrale.
I comandi, al tatto, offrono una sensazione di robustezza e di facilità d’uso così come è facile leggere la nuovissima strumentazione, composta da quattro strumenti circolari. La strumentazione è composta da quattro strumenti circolari caratterizzati da un effetto tridimensionale, realizzato ponendo una corona argentata attorno al quadrante.
Il vano bagagli vanta un’ottima capienza ed allo stesso tempo risulta molto ben organizzato e sfruttabile, grazie all’ampia apertura del portellone posteriore ed una invidiabile linearità del piano di carico.

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