Volvo new V70 / XC70: Test Drive

Volvo new V70 / XC70: Test Drive. Mainz – A tre anni dal lancio, anche per l’affascinante V70 è venuto il momento di rifarsi il trucco: il recente debutto di Audi A6, alla quale seguirà entro pochi mesi una inedita edizione Avant, e l’entrata a regime della Mercedes Classe E SW, infatti, sono fattori che oggettivamente avrebbero potuto creare qualche grattacapo alla SW svedese, che però non si è persa d’animo ed ha risposto con grande vigore all’offensiva tedesca.
Vuole confermare la sua leadership Che sia una leader non lo diciamo di certo noi ma i numeri di vendita: il mercato italiano, nel 2003, ha fatto registrare la bellezza di 4.020 Volvo V70, 3.885 Audi A6 e 2.815 Mercedes Classe E.
Numeri importanti, che fanno capire come e quanto questa fetta di mercato sia importante e non solo per Volvo. Ecco quindi spiegati i perché di un restyling che, oggettivamente, suona più come impreziosimento di un prodotto già di per sé eccellente piuttosto che, come spesso accade in queste occasioni, un aggiustamento “in corsa” di un prodotto con qualche anno sulle spalle.
Restyling esterno: piccoli ma importanti ritocchi Di cambiamenti evidenti, infatti, non se ne parla proprio. Il restyling che ha colpito soprattutto la zona anteriore, riprende ampiamente i canoni stilistici già proposti dalla precedente generazione, marcando o impreziosendo tutti quei tratti hanno saputo renderla famosa.
La SW svedese, quindi, in settembre arriverà in concessionaria con una calandra più voluminosa e raffinata nella costruzione ed un paraurti più profilato ed avvolgente, il tutto impreziosito da raffinati gruppi ottici – anteriori e posteriori – che sembrano presi direttamente dalla collezione 2004 “Swarovski” e da modanature sui paraurti e sulle portirere in tinta carrozzeria.
Tutto qui? No, perchè moltissimi particolari che sulla carta risultano insignificanti sono stati ampiamente rivisti e concorrono, assieme ai più evidenti, nella realizzazione di un insieme che appare ancor più armonico e bilanciato che in passato.
Restyling interno: piu raffinata in ogni dettaglio Se i ritocchi esterni si possono definire “limitati”, non si può certo dire altrettanto degli interni, che sono stati ampiamente rivisti secondo le esigenze ed i consigli della clientela: il rivestimento di porte e plancia, ad esempio, è stato completamente ridefinito ed ora offre una migliore sensazione al tatto, un minor riflesso su finestrini e parabrezza ed un aspetto qualitativo decisamente più elevato.
Anche il design della consolle è stato oggetto di profondi interventi: tutti i comandi sono stati ridisposti secondo concetti di ergonomia più evoluti ed anche il loro aspetto è stato maggiormente curato per abbianarsi al meglio alla nuova ed elegantissima cornice, disponibile anche in vero legno di noce o in vero alluminio, che corre lungo tutto il bordo esterno della consolle stessa.
Per incrementare il confort, i sedili sono stati riprogettati e dotati di regolazioni più precise e raffinate, senza dimenticare i nuovi rivestimenti, studiati con lo scopo di rendere ancor più elegante un ambiente che, come da tradizione scandinava, offre già elevatissimi livelli qualitativi.
Sicurezza: elettronica al servizio dell’uomo Le statistiche, rivelano che un numero considerevole di incidenti ed infortuni è dovuto ai cambi di corsia. Molte collisioni si verificano perchè il conducente si sposta senza accorgersi della vettura “nascosta” che sopraggiunge. I tecnici Volvo, da anni impegnati nel risolvere questo difficile problema, sono finalmente riusciti a mettere a punto un sistema di monitoraggio di questo angolo cieco.
Il sistema BLIS (Blind Spot Information System), questo è il suo nome, è in grado di capire se è il caso o meno di effettuare il cambio di corsia, segnalando tramite un segnale luminoso, posto all’interno della vettura nelle vicinanze dello specchietto, se la manovra può essere compiuta con successo o…meno.
Non da meno il trattamento WRG – Water Repellent Glass – adottato su finestrini laterali anteriori e specchietti per migliorare ulteriormente la capacità visiva del conducente. Le gocce d’acqua che solitamente rimangono “incollate” al vetro, infatti, vengono letteralmente spaccate in piccole unità, facilmente rimovibili dalla pressione aerodinamica generata dal movimento della vettura.
Anche gli specchietti retrovisori, come già detto, vantano un trattamento simile ma, non potendo sfruttare l’effetto aerodinamico per fare “pulizia”, è stato realizzato in modo da distribuire l’acqua in uno strato uniforme, attraverso il quale il conducente riesce tranquillamente a vedere cosa accade dietro di sé.
Sistemi indubbiamente efficaci ai fini della sicurezza, così come risulta davvero utile, il raffinato sistema di sospensioni attive Four-C.
Four-C: sospensioni attive Click su Comfort: assetto da passeggio. Click su Sport: assetto sportivo… Maghi del tuning, e degli assetti sportivi, i tempi stanno per diventare davvero duri per voi perchè, finalmente, i sistemi di sospensioni attive sono arrivati anche sulle auto di “cosiddetta” categoria media.
Una vera e propria manna, che non cosrtringe tecnici ed ingegneri ad arditi compromessi in tema di taratura di molle ed ammortizzatori: tutto è magicamente gestito dalle centraline del sistema FOUR-C (Continuosly Controlled Chassis Concept) che dialogano in continuazione con le forze che prendono “possesso” della dinamica dell’auto trovando, in collaborazione con il sistema di controllo della stabilità DSTC, il miglior assetto per ogni situazione.
Unica nota dolente è il prezzo: questo sistema costa 1.800 euro prive di DSTC di serie e 1500 nel caso in cui nell’allestimento prescelto venga proposto il sistema di controllo della stabilità.
Nuovo cuore T5 Il motore T5 riceve una robusta iniezione di vitamine, che ne aumentano le prestazioni di 10 CV e la coppia massima di 20 Nm: il totale sale ora alla bellezza di 260 CV e 350 Nm!
Numeri davvero interessanti, sopratutto perchè la potenza viene ora “spalmata” in un range di utilizzo molto più ampio ed in grado di far migliorare di 3 decimi – 6.5 secondi complessivi – il riscontro cronometrico sullo 0-100 km/h.
Il merito di questo risultato, è da attribuire non solo alla rinnovata potenza del cinque cilindri turbocompresso, ma anche alla bontà del nuovo cambio manuale a sei rapporti.
Più potenza, solitamente, equivale a consumi più elevati ma, anche questa volta, i tecnici Volvo si sono superati visto che questa unità consuma leggermente meno della precedente!
Per la gestione di così tanti CV, è stato anche rivisto l’impianto frenante, che ora adotta dischi di maggiori dimensioni.

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