Il futuro delle auto elettriche

Se oggi le auto elettriche rappresentano una goccia nel mare delle automobili (basti pensare che in Germania su 50 milioni di veicoli solo 1.500 sono elettriche e 22.300 ibride), tra qualche decennio questa situazione potrebbe mutare in maniera sostanziale.
Se da un lato c’è l’interesse delle case automobilistiche a offrire mezzi sempre meno inquinanti, dall’altro c’è la volontà delle istituzioni statali e sovranazionali a ridurre le emissioni inquinanti nell’atmosfera. Gli stessi automobilisti sarebbero ben contenti di utilizzare auto più pulite, più parche nei consumi e al contempo di respirare aria più pulita.
A Milano, durante il Primo Osservatorio Deloitte sull’auto elettrica, denominato “L’anno zero dell’auto elettrica”, il direttore generale di Renault Italia, Jacques Bousquet ha sottolineato come Renault abbia investito ben quattro miliardi di euro nell’auto elettrica, in un programma iniziato alcuni anni fa.
Il propulsore elettrico avrebbe inoltre altri vantaggi in termini economici: un motore di questo tipo costerebbe un 20% in meno rispetto a quello tradizionale, dovrebbero essere previsti circa seimila euro di incentivi per l’acquisto di una vettura elettrica considerando le minori emissioni di CO2. Anche i costi di manutenzione del motore elettrico sono stimati del 20% inferiori a quelli di un motore tradizionale. Infine anche sul fronte consumi si avrebbero notevoli vantaggi come precisa Bousquet: «Se con un motore diesel oggi 100
chilometri costano in media 10 euro, con una Renault elettrica questa spesa scenderà a 2 euro per 100 chilometri»
La crescente attenzione dei consumatori per l’ambiente, i limiti legislativi piu’ stringenti e la volatilita’ del prezzo del gas e del petrolio contribuiranno sicuramente, secondo lo studio della Deloitte, a un incremento della domanda di veicoli elettrici entro il 2020, complice la produzione su larga scala in Europa dal 2011, anche se e’ necessario abbattere importanti barriere come i costi ancora elevati dei veicoli elettrici, il ristretto numero dei modelli, la carenza infrastrutturale e una mancanza di incentivi governativi all’acquisto. Infatti, per ora solo Francia, Inghilterra e Cina offrono sussidi (fino a 5mila euro o 7.100 dollari).
Importante, e per certi versi decisivo per lo sviluppo del mercato delle auto elettriche, sarà la realizzazione di un grande sistema di infrastrutture adeguate. In questo senso va visto l’accordo siglato tra Renault e A2A per i progetti pilota sulle citta’ di Milano e Brescia, nei quali sono coinvolte anche le amministrazioni comunali.

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