Porsche elettrica ricarica 100Km di autonomia in 3 minuti

Porsche sta lavorando intensamente per offrire veicoli elettrici ad alte prestazioni che non intacchino l’esperienza di guida attorno alla quale il brand ha costruito la propria fama. Per farlo gli ingegneri di Stoccarda stanno lavorando per aggirare le più annose problematiche legate all’auto elettrica, in primis i tempi necessari ad effettuarla.

Un nuovo prototipo, parte del programma “FastCharge”, è in grado di assorbire l’energia necessaria a percorrere 100Km in soli 3 minuti. Numeri che, se concretizzati in larga scala, potrebbero avvicinare le auto elettriche alla cultura di massa.

Come funziona FastCharge

Presa di tipo CCS Combo 2

A sinistra, una presa di tipo CCS Combo 2, a destra una più basilare IEC di tipo 2. Fonte: Wikipedia

Il progetto FastCharge nasce nel 2016 ed è sviluppato da BMW e Porsche in collaborazione con il ministero delle infrastrutture tedesco, che ne ha finanziato la ricerca attraverso un budget di 7,8 milioni di Euro.

Oltre ad un grande lavoro incentrato sulle auto Fuel Cell, quindi a idrogeno, la Joint Venture teutonica ha concentrato i propri sforzi con Allego (che studia le tecnologie necessarie a ricaricare auto elettriche) e Siemens, che ha gestito la parte tecnica relativa ai moduli di ricarica.

Il risultato raggiunto in questi anni di ricerca -ancora sul piano puramente sperimentale- permette capacità di carica fino a 450kW, che si traducono in ricariche estremamente rapide in corrente continua (DC). Il prototipo presentato sfrutta il sistema ad alto voltaggio CCS (Combined Charging System) già utilizzato per altre applicazioni in diverse zone del mondo.

A seconda del modello di auto in fase di ricarica, la colonnina può fornire energia ad auto con batterie da 400 o 800 Volt, che nel caso di Porsche vengono curate attraverso un sofisticato sistema di raffreddamento.

Porsche nell’elettrico

Porsche Mission E Cross Turismo

Notizie di questo tipo puntano a ravvivare l’attenzione sull’auto elettrica secondo Porsche, già battezzata Taycan, che vuole entrare sul mercato come nuovo benchmark della categoria. Per farlo la casa sta cercando di raggiungere prestazioni di riferimento, lusso e soprattutto un sistema di ricarica che permetta di godersi la vettura senza i limiti noti di questa tecnologia emergente. Al momento tuttavia, ammesso che le auto fossero pronte a ricevere ricariche così efficienti, sarebbero le infrastrutture a doversi rinnovare in maniera capillare.

le infrastrutture in Italia

Ad oggi infatti il principale ostacolo alla mobilità elettrica è la rete di ricarica. I gestori dovranno riuscire ad uniformarsi sia in termini di prestazioni che per quanto riguarda la fruibilità dei servizi, perché troppo spesso le colonnine di ricarica sono pensate per utilizzatori locali. Al momento le ricariche veloci vengono erogate dalla rete Supercharger di Tesla, da alcune postazioni selezionate appartenenti alla rete EnelX e da Alperia, in attesa del gigante Ionity (frutto di una Joint Venture tra i principali player del mercato) che dovrà arrivare presto in Italia. Per il momento però, l’elettrico rimane un lusso per appassionati.

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