bmw moto- C1 200

BMW C1 200. La “berlina a due ruote” bavarese guadagna potenza e silenziosità col nuovo motore 176 che porta i cavalli a quota 18 e raddoppia lo scatto! Più potenza ed un nuovo suono sintetizzano la nuova versione 200 della BMW C1. Esteticamente, si differenzia dalla «125 » per le sole decal collocate sulla carena laterale anteriore. Sempre tre le versioni disponibili: “standard” con tinta monocromatica, «Family’s Friend» bicolore dai vicaci colori e la Executive più elegante ed accessoriata.

La novità maggiore si cela indubbiamente sotto la carrozzeria dove pulsa un cuore più potente: 176 cc in grado di erogare 13 kW (18 CV), pari ad un 18% di potenza massima in più. Maggiore (e ben percepibile nell’uso pratico come abbiamo potuto verificare durante la prova svolta lungo le suggestive quanto caotiche vie del Centro di Roma) – è l’incremento della coppia massima, passata da 12 a 17 Nm con una crescita di ben il 42%. La linea della C1/C1 200 è caratterizzata dal telaio di sicurezza e dal parafango anteriore, capace di dare alle gambe un’ottima protezione contro le intemperie. altre immagini La scheda tecnica della BMW C1 125 Nella parte anteriore è integrato un parabrezza stratificato che si sviluppa fin sopra la testa del conducente. Al parabrezza segue, senza soluzione di continuità, un tettuccio trasparente. Insieme al passaruota anteriore e alla carenatura laterale, si ha così una efficace protezione contro il vento e la pioggia. Il guidatore è coperto nella parte inferiore nonché a livello del busto e della testa. La visibilità anteriore, attraverso il parabrezza, è assicurata pure dal tergicristallo a pantografo con funzionamento intervallato e continuo. Due specchietti retrovisori facilitano infine la visibilità posteriore. Il bocchettone di rifornimento del carburante si trova sotto la sella del pilota dotata di serratura. Il guidatore ha tutti i comandi sotto controllo per merito del’ottima visibilità della plancia e della strumentazione che include i comandi tipici di una vettura come tachimetro elettronico, indicatore a cristalli liquidi commutabile (orologio, conta-chilometri totale e parziale), spia per cinture di sicurezza, indicatore livello carburante (a partire da 2,5 l si accende la spia di riserva), spie dei lampeggiatori sinistro e destro, pressione olio, temperatura motore e abbaglianti nonché un doppio controllo dell’ABS (se, ovviamente, dotata del sistema antibloccaggio ruote.). La parte destra del manubrio comprende la manopola dell’acceleratore, il freno anteriore, lo starter, lo spegnimento d’emergenza, il comando del tergicristallo per funzionamento intervallato o continuo nonché il comando del tergilavavetro. A sinistra troviamo invece la leva del freno posteriore, il comando dei lampeggiatori (sinistra/destra/richiamo), l’avvisatore acustico, l’avvisatore ottico nonché l’interruttore per l’abbagliante. La serratura di accensione e l’interruttore luci sono invece integrati nella plancia. Sotto la testa dello sterzo la C1/C1 200 presenta due soluzioni originali, sconosciute alle altre due ruote. La manopola sgancia cinture ed altre due apposite leve attraverso cui è possibile comandare il cavalletto senza che il conducente debba scendere dal veicolo. BMW ha scelto per la C1 un motore monocilindrico a quattro tempi della Bombardier-Rotax. Questo propulsore muove lo scooter e trasmette la sua potenza alla ruota posteriore attraverso un cambio CVT a cinghia, il cosiddetto Variomatik, e forma un gruppo unico con il braccio posteriore, rendendo semplice e pratica la guida in città. Assieme alla diversa curva della coppia, questa modifica ha cambiato il suono del propulsore, rendendolo più “dolce”. Inalterate invece le rimanenti caratteristiche tecniche: dal proiettore al cambio, dal telaio agli elementi della carrozzeria, tutto è rimasto immutato, ricordando che la C1 125 ha appena compiuto il suo primo anno di vita! Risultato di tali interventi si è tradotto in un ulteriore aumento del piacere di guidare questo scooterone dotato di cellula salvavita che protegge il conducente dagli imprevisti (e dal bagnato) e gli consente di guidarla senza casco grazie alla presenza delle cinture di sicurezza. Se già prima muoversi in città era un’esperienza decisamente simpatica, cosa non ovvia se ci si ferma ai numeri (rapporto peso/potenza di 12,3 kg/CV), il guidatore della C1 200 viaggia ora in modo ancora più spigliato. La partenza rapida, quando il semaforo scatta al verde, è garantita, così come i sorpassi sono più brevi. L’accelerazione da 0 a 50 km/h è scesa da 5,9 a 3,9 secondi. In sintesi,la circolazione cittadina diventa davvero brillante con la C1 200 che vanta un accelerazione superiore del 51% rispetto alla versione 125. Muoversi ad una velocità da 70 a 90 km/h, senza uno speciale abbigliamento protettivo e senza casco, è un modo completamente nuovo di «vivere» il paesaggio. La C1 200 si presta ancor meglio a simili escursioni “fuori porta” che non la C1, perché i sorpassi sono più veloci e la velocità di crociera si raggiunge assai velocemente. Lo stesso principio vale per l’autostrada. Pur non essendo nata per tali infrastrutture, la C1 200 affronta con scioltezza le tangenziali ed i grandi raccordi, ottimizzandone l’uso fra periferia e centro a tutto vantaggio dei tempi di trasferimento e della sempre più preziosa autonomia individuale.Merita segnalare che la velocità massima della C1 200, è salita a 112 km/h. Il sovrapprezzo per questo maggiore piacere di guidare la C1 200 è davvero contenuto. In Italia la C1 200 è infatti venduta a partire da 12 milioni di lire chiavi in mano (750.000 lire più della 125). Sempre contenuti gli stessi costi di esercizio segnalando che il consumo di carburante, viaggiando a 90 km/h, sale appena da 2,9 a 3,2 l/100 km. Valori contenuti e soprattutto “puliti” visto che i pochi gas di scarico emessi sono anche depurati al punto massimo oggi raggiungibile, grazie al catalizzatore regolato a tre vie. La C1 è già venduta nei principali mercati europei e non tutti sanno che è prodotta in Italia presso lo stabilimento di Bertone a Grugliasco (Torino) dove vengono assemblati tutti i componenti e fra questi numerosi sono Made in Italy. Gli optional e gli accessori offerti per la C1 200 sono gli stessi già disponibili per la C1, rimarcando che nel primo anno di commercializzazione della C1– il 70% degli acquirenti ha richiesto l’ABS che costa un milione esatto ed assicura una sicurezza attiva davvero notevole. Anche il sistema di sicurezza passiva della C1 200 è identico a quello della C1 e continua a non avere eguali. Dal lancio della C1 nella primavera del 2000, il concetto di sicurezza ha soddisfatto pienamente le aspettative verificatesi negli incidenti noti. In nessuna caduta la mancanza del casco è risultata essere uno svantaggio.grazie alla già ricordata cellula di sopravvivenza con le staffe di protezione laterali abbinata a elementi deformabili sostituibili, oltre che alle fondamentali doppie cinture di sicurezza, al poggiatesta ed al sedile speciale in grado di impedire l’effetto «submarining» (scivolare sotto la cintura addominale in caso d’urto). La C1 200 si integra quindi efficacemente con la 125: la prima si rivela ideale per coloro che devono affrontare tratte extraurbane mentre la seconda è più che sufficiente per chi la vuole utilizzare prevalentemente in città per muoversi in giacca e cravatta anche sotto la pioggia o con il tailleur senza rovinarsi la messa in piega.

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