BMW R850 R: Test Ride

Su strada La piccola di casa BMW promette di essere comoda e nella realtà lo dimostra sin dai primi metri. La posizione di guida, infatti, non è comune alle classiche naked derivate da modelli stradali e consente di mantenere una posizione del busto più eretta. Al contempo, ad una sella comoda e ben sagomata, corrisponde un posizionamento delle pedane non troppo elevato ed un manubrio piuttosto largo che sembra fatto apposta per dominare la strada ed invogliare a…macinare km!
L’esemplare protagonista della nostra prova è dotato del cupolino opzionale che protegge con discreta efficacia dai flussi d’aria, già ora discretamente forti una volta oltrepassati i 120 km/h: un accessorio a nostro parere indispensabile anche se, ad onor del vero, la naked BMW non nasce certamente per macinare km in autostrada ma lungo strade cittadine o di montagna, magari accompagnati da uno splendido paesaggio.
Anche il propulsore sembra gradire maggiormente le passeggiate, magari con l’ago del contagiri stabile nelle zone intermedie, proprio laddove il cuore BMW da il meglio di sé. Gli alti regimi, infatti, non sono certamente il suo pezzo forte…e non tanto per le prestazioni – buone – ma per le vibrazioni che compaiono 1.000 giri prima della zona rossa in modo davvero evidente e fastidioso.
Un propulsore che possiamo definire “gustoso” e che permette di dimenticarsi spesso e volentieri del cambio a sei rapporti, caratterizzato da una corsa della leva un po’ troppo ampia ma preciso ed affidabile negli innesti, anche a caldo.
Il peso di 238 kg non è certamente da “piuma” ma il baricentro basso del boxer e l’ottima taratura delle sospensioni non rendono la guida impegnativa, anzi: la R850 R risulta divertente da guidare nel misto perché estremamente stabile e rapida nel raggiungere l’angolo di piega necessario alla percorrenza della curva.
Ottima anche la frenata; il nostro modello è dotato del sistema ABS ma a sorprendere non è tanto la potenza, la modulabilità o l’effettiva efficacia del sistema antibloccaggio, ma la precisione della sospensione anteriore nelle staccate più impegnative: è ridottissimo, infatti, l’affondamento dell’avantreno a tutto vantaggio della sospensione posteriore che si ritrova a fare i conti con un bilanciamento dei pesi estremamente favorevole e quindi ideale per assicurare il mantenimento della linea imposta dall’avantreno. L’unico appunto che ci sentiamo di muovere alle sospensioni rigurarda una certa rigidità nell’assorbire gli avvallamenti più leggeri o il pavè che si può trovare tra le mura della città.
Quanto costa BMW R850 R? La più piccola delle BMW bicilindriche vanta un listino davvero “salato”: 10.500 euro. Una cifra elevata e che in parte è comunque giustificata da una elevata qualità costruttiva e dalla buona tenuta del valore sul mercato dell’usato da parte della maggioranza delle motociclette dell’”elica”.

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