Buell XB-12 R: Test Ride

Buell XB-12 R: Test Ride. Piccola, leggera, maneggevole e facile da pilotare. Alcuni appassionati del marchio avranno già capito che le caratteristiche peculiari della XB-12R sono praticamente identiche a quelle della più piccola XB-9R, con la differenza – non da poco – di una “salutare” iniezione di potenza portata in dono dal rinnovato propulsore milledue.
Buoni tempi ma… La pista scelta per il test è quella giusta: le ubriacanti sequenze di curve ed i brevi rettifili dell’autodromo di Adria ( www.adriaraceway.com ), infatti, sembrano essere stati tracciati appositamente per la “piccola” americana, che gira su tempi di tutto rispetto nonostante un propulsore che fa di tutto, purtroppo senza riuscirci, per nascondere le sue tranquille origini da “mangia” Route 66.
Il bicilindrico Harley Davidson, mette disposizione a disposizione del polso destro un centinaio di cavalli, ma non è certamente un riferimento per la categoria in tema di sportività e sfruttabilità: manca allungo ed il range utile per uscire “forte” dalle curve è sin troppo ristretto nonostante, sulla carta, i dati dichiarati dai tecnici Buell parlino diversamente… Come se non bastasse, anche il cambio non si dimostra adatto all’utilizzo in pista, per via di un’intrinseca ruvidità ed una precisione che lascia molto a desiderare…
In ogni caso, questo nuovo 1.2 litri rappresenta un netto passo avanti rispetto all’unità da un litro proposta su XB-9 R ed S, non tanto in termini di erogazione, che rimane piuttosto simile, quanto per via della maggior potenza, che assicura una ventina di km/h di strumento in più alla fine del rettifilo dei box: 170 km/h per la mille, 190 km/h per la milledue.
Ma allora perché Adria è la sua pista? Che i propulsori delle Buell non siano dei “missili” terra-terra è fuori da ogni dubbio ma, probabilmente, se non esistessero sarebbe impossibile creare moto estremamente compatte come le XB-9 ed XB-12.
L’architettura del twin di Milwaukee, infatti, è l’anima della cosiddetta “Trilogia tecnologica”, incentrata sulla rigidità del telaio, la centralizzazione delle masse e la riduzione delle masse non sospese elasticamente. E per accorgersi di come questo ardito studio sia stato portato avanti con estremo rigore, bastano pochissimi chilometri.
Più che in sella ad una bicilindrica da 1200 cc, sembra di essere alla guida di un a bicicletta, perché le curve vengono divorate con estrema velocità e semplicità. Per sfruttarla al meglio, insomma, bisogna prendere spunto dai piloti della classe 125 e 250, sfruttando ogni centimetro di pista e gli elevati angoli di inclinazione per ottenere la massima velocità di percorrenza della curva e non doversi ritrovare a “litigare”, poi, con gas e cambio lungo tutto il rettifilo.
E se “spiegazzare” è un gioco da ragazzi, staccare lo è ancor di più: l’impianto frenante anteriore, composto dall’originale disco perimetrale e dalla pinza a quattro pistoncini, offre notevole comunicatività ed elevata potenza anche se, ad onor del vero, bisogna far l’abitudine ad un lieve effetto autoraddrizzante nelle staccate a moto inclinata. Ineccepibile anche l’impianto posteriore, di tipo tradizionale.
Ecco perché la tortuosità del tracciato rodigino calzano a pennello a questa moto e non c’è dubbio che lungo una tortuosa stradina di montagna, se ben guidata, questa moto possa dar filo da torcere alla migliore delle sportive italiane e giapponesi. Occhio ai limiti però…!

Cresce la cilindrata e con lei potenza e coppia motrice. Il “cuore” della Buell Firebolt XB12R è appunto il nuovo motore XB1200 V-Twin Harley Davidson ad iniezione da 1203 cc, a V di 45°, raffreddato ad aria, derivato dal propulsore da 984cc che ha debuttato sulla Firebolt XB9R.
Per ampliare ulteriormente la curva di coppia, il nuovo motore XB1200 è dotato di una valvola elettronica allo scarico: la centralina di gestione del motore, monitorizza il regime di rotazione e la posizione dell’acceleratore, attivando la valvola per ottimizzare l’erogazione della coppia e della potenza in tutte le condizioni di marcia.
Lievita anche il diametro del corpo farfallato, che passa da 45 a 49 mm, con lo scopo di alimentare al meglio i 100 cavalli che sono accompagnati dalla bellezza di 109,7 Nm di coppia massima.
Filosofia costruttiva tutta Buell Il rigido telaio in alluminio è una struttura leggera e multifunzionale, che funge sia da solida ossatura della moto che da serbatoio del carburante (capacità di 14 litri). L’impiego del telaio per contenere il carburante permette di abbassare notevolmente il baricentro e di ridurre il momento di inerzia, a tutto vantaggio della capacità di reazione della moto ai comandi del pilota.
La centralizzazione delle masse e il baricentro sono ulteriormente ottimizzati dal montaggio del silenziatore di scarico sotto il motore. Il massiccio forcellone posteriore in alluminio funge da serbatoio dell’olio motore ed è accoppiato ad un ammortizzatore regolabile Showa.
Ciclistica anticonvenzionale Il freno anteriore a carico torsionale nullo (ZTL) applica la forza frenante con l’ausilio di una pinza a sei pistoncini, attraverso un disco perimetrale da 375 mm, montato vicino al cerchio della ruota per eliminare praticamente i carichi torsionali sulla ruota anteriore. Questo consente l’impiego di una leggera ruota in alluminio a sei razze, che riduce sensibilmente le masse non sospese e l’inerzia dello sterzo. La parte anteriore è dotata di una forcella a steli rovesciati Showa da 41 mm, interamente regolabile.
Infine, l’ultimo “segreto” della straordinaria agilità della Firebolt risiede nella geometria del telaio, che unisce un’angolazione della forcella di 21° un’avancorsa di 83 mm e un passo compatto di 1320 mm. Il 52% della massa della moto è posta sulla ruota anteriore.
Quanto costa la nuova XB-12R? Per quanto riguarda i prezzi, per entrare in possesso di una XB12R o S “basta” recarsi presso una concessionaria Harley Davidson e staccare un assegno da 12.095,00 Euro. Le meno potenti, ma altrettanto originali XB9R ed S rimangono in listino ad un prezzo di 11.090 Euro.
Cosa ne pensi della Buell Firebolt XB-12R? Vieni a dire la tua su forum.infomotori.com!.
In questa prova indossiamo: – Casco Vemar Diadem VSR – Tuta Dainese Talos – Guanti Dainese Slam – Casco Vemar Diadem VSR – Paraschiena Dainese Wave $LINK(ARTICOLO,target=’_blank’,TOPIC,Dainese D-Axial)- Stivali Dainese D-Axial

Sponsor

Nuovo Škoda Kamiq
Nuovo Škoda Kamiq
OFFERTA City o Suv? City Suv. Scopri nuovo Škoda Kamiq.

Sponsor

Nuovo Škoda Kamiq
Nuovo Škoda Kamiq
OFFERTA City o Suv? City Suv. Scopri nuovo Škoda Kamiq.
Skoda
Skoda Enyaq
SEGMENTO SUV
PREZZO a partire da 48.400€

Sponsor

Nissan JUKE
Nissan JUKE
OFFERTA Ad aprile Nissan triplica gli incentivi su Juke Full Hybrid.

Sponsor

Nissan JUKE
Nissan JUKE
OFFERTA Ad aprile Nissan triplica gli incentivi su Juke Full Hybrid.
Articoli più letti
RUOTE IN RETE