CBF 500

CBF 500 - Foto  di

Honda CBF500. Da brutto anatroccolo a cigno il passo non è certo breve, eppure in Honda è bastata una sola lettera, la “F”, per trasformare la CB500 da affidabilissima e facile “utilitaria” in affascinante oggettino alla moda, pronto a soddisfare le esigenze di tutti quei motociclisti alle prime armi, o più semplicemente, alla ricerca di una interessante via di mezzo tra l’universo scooter ed una naked di media cilindrata.
La “Hornettina” Rispetto alla pungente sorella Hornet 600, questa CBF500 paga 100 cc. di cilindrata, due cilindri ed una dotazione ciclistica meno raffinata, ma la sua forza è proprio questa: costi di manutenzione e mantenimento “azzerati” ed una facilità di guida da bicicletta.
Il design, sviluppato nei centri “Ricerca e Sviluppo” Honda europei, rispetta lo schema già visto e molto apprezzato delle ultime naked “made in Honda”, caratterizzato quindi da una spiccata sportività della zona posteriore e forme morbide e sinuose nella zona sella/serbatoio.
Posta a soli 770 mm da terra, al fine di rendere la moto accessibile anche a piloti di statura non elevata, la sella accoglie il pilota un po’ più avanti del solito, avvicinandolo così non solo al suolo ma anche al manubrio.
Il passeggero gode del massimo comfort: l’ampia sella biposto è infatti integrata da comode maniglie di sostegno sui lati e da sostegni delle pedane in alluminio dal design raffinato, che permettono di assumere una posizione molto comoda in ogni tragitto.
Nuova ciclistica Il telaio della CBF500 è un monotrave “a spina dorsale” di nuova generazione basato sullo chassis in acciaio a sezione differenziata della Hornet (600 e 900). La trave a sezione incrociata da 75 x 45 mm, robusta ma relativamente leggera, parte dal cannotto di sterzo sino a raggiungere l’attacco posteriore del motore.
Le sospensioni della CBF500 presentano componenti studiati nei minimi dettagli per garantire una guida facile ai meno esperti, senza mettere da parte l’aspetto prestazionale. All’anteriore, al posto della forcella da 37 mm della “vecchia” CB, sono stati adottati steli da 41 mm, assicurando così un maggiore controllo dinamico in ogni situazione.
La sospensione posteriore della CBF500 fa comprendere quanto siano stati importanti, al riguardo, le più recenti tecnologie sviluppate da Honda sulle proprie moto sportive. Il forcellone in acciaio a sezione differenziata da 35 x 75 mm fornisce una rigidità e un controllo superiori rispetto alla precedente unità da 30 x 50 mm. E lo stesso può dirsi per il “mono” posteriore, anch’esso derivato dall’unità montata sulla Hornet 600, con un nuovo ammortizzatore a doppia camera H.M.A.S. (simile a quello che già equipaggia numerose superportive Honda).
Visto la volontà di innalzare il livello prestazionale, non potevano mancare all’appello nuovi pneumatici radiali specifici per le alte velocità, su cerchi in alluminio con un nuovo design a 6 razze. Grazie alle superiori prestazioni del battistrada, i nuovi pneumatici 120/70 all’anteriore e 160/60 al posteriore, fanno subito dimenticare i precedenti 110/80 e 130/80 impiegati sulla CB500, ed elevano il controllo della moto a un livello che consente a tutti di spingere un po’ di più sul gas e a inclinarsi un po’ di più in curva…
La sicurezza della frenata è garantita all’anteriore da una pinza a due pistoncini, che stringe il disco forato da 296 mm fra pastiglie in metallo sinterizzato. Posteriormente, è stato scelto un disco forato da 240 mm, bloccato a propria volta da una pinza a singolo pistoncino montata sul forcellone.
La potenza non manca Il motore della nuova CBF500, è sostanzialmente lo stesso bicilindrico parallelo (DOHC), raffreddato a liquido, che equipaggia la CB500 sin dal 1994.
Nonostante la piccola cilindrata, di soli 499 cc., e l’architettura non proprio ideale per andare alla ricerca di prestazioni, il propulsore è in grado di erogare la bellezza di 54 CV!
Caratterizzato da un contralbero di bilanciamento, per un funzionamento fluido sia gli alti che ai bassi regimi, il motore unisce buone prestazioni ad una spiccata silenziosità e regolarità di funzionamento, con ottimi risultati anche sotto il profilo del risparmio di carburante, delle emissioni e dell’affidabilità.
Un propulsore decisamente originale, che valorizza la potenza ai regimi più bassi e le accelerazioni, rende la guida appassionante e sicura anche per un pilota poco esperto; offre inoltre il grande vantaggio di rendere necessaria la regolazione delle valvole solo ogni 24.000 km.
Lo scarico “2-in-1”, è ora equipaggiato con due efficaci tubi termici rivestiti di materiale catalizzante, tali da ridurre in modo significativo le emissioni di monossido di carbonio (CO), protossido d’azoto (NOx) ed idrocarburi incombusti (HC), mantenendo il veicolo sempre ben al di sotto delle normative EURO-2.
Il cambio a 6 rapporti della CBF, con ingranaggi azionati esternamente all’albero motore, come nel caso del contralbero, spinge la moto con quell’accelerazione “in più” che rende la guida più divertente. Inoltre, per semplificare la guida ai meno pratici, la frizione è stata modificata per scattare da fermo con maggiore facilità.
Tre colori, da Marzo 2004 Diposnibile in tre tonalità cromatiche, grigio, nero e blu, la CBF500 arriverà nelle concessionarie a partire da Marzo 2004.

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