Suzuki Burgman 125 / 200 – Test Ride

$LINK(ARTICOLO,target=’_blank’,TOPIC,Suzuki Burgman 125 / 200 – Video)Buona Visione!

Suzuki Burgman 125/200 – Test Ride. Jerez de la Frontera – La Casa di Hamamatsu conferma la sua importante presenza nel segmento degli scooter di media cilindrata: una fascia di mercato molto interessante ed affollata in Italia. Suzuki sceglie la città Catalana per presentare alla stampa internazionale la nuova versione del piccolo Suzuki Burgman 125 e l’inedito fratellino maggiore da 200 cc. Le differenze con il modello precedente sono tante e sostanziali. Non si parla infatti di un semplice restyling, ma di una vera e propria piccola rivoluzione del mezzo: che ora “strizza” l’occhio ai fratelli maggiori: Suzuki Burgman 400 e 600.
Nuovo volto L’aver studiato in Italia sta finalmente portando i suoi frutti. I primi prodotti nipponici, erano indubbiamente di qualità elevatissima, con soluzioni tecniche all’avanguardia ed un’affidabilità ai massimi livelli, ma dal punto di vista estetico non si poteva certo dire lo stesso… Dopo lunghi anni di studio ed abnegazione, i designer nipponici, hanno finalmente fatto il famoso “salto di qualità” e Suzuki Burgman 125/200 è una delle tante prove oggettive. Design più curato, con un attento e meticoloso studio delle linee, una garbata eleganza che convive con una sportività che si manifesta come una presenza, mai esplicitata da precisi richiami, ma sempre presente. Con questi presupposti, Suzuki Burgman 125 / 200 si presenta con un nuovo frontale più accattivante: forte di un gruppo ottico dalla forma aquilina e dal design sfuggente. Il cupolino è ora più garbato, ma conferma la buona protezione aerodinamica consentendo nel contempo un’ottima visuale anteriore. Piacevoli novità si incontrano nella parte interno dello scudo. Una delle lacune del precedente modello 125 rispetto ai fratellini maggiori, era sicuramente la presenza di un unico vano portaoggetti. Con la nuova versione, lo scudo è aumentato di dimensioni, consentendo così sia l’aumento della capacità del vano principale che l’aggiunta di un ulteriore cassetto posto nella parte superiore.
Sempre rispetto al modello precedente, Suzuki Burgman 125 / 200 dimostra una qualità generale molto più elevata: con un miglior assemblaggio delle parti ed una cura maggiore dei dettagli.

Su strada La sella posta a soli 735 mm dal suolo, consente un sicuro appoggio a terra praticamente ai centauri di tutte le altezza; grazie anche ad un’intelligente conformazione della pedana che presenta una scanalatura proprio nella traiettoria delle gambe. La posizione di guida è comoda e la distanza del manubrio consente una postura corretta delle braccia. Lo spazio è ben calcolato, ma la poca distanza tra la sella ed il suolo, costringe ad una seduta raccolta che porta i più alti a viaggiare con le ginocchia un po’ troppo vicino ai gomiti.
La ciclistica segue a ruota le novità e, se il telaio precedente viene confermato, ruote e sospensioni si adattano alle nuove potenze e cubature. Gli steli della forcella anteriore aumentano di 3 mm di diametro, incremento che coinvolge anche l’ammortizzatore posteriore – in questo caso di 10 mm – con annessa modifica delle molle: ora più morbide. Anche il comparto frenante subisce delle massicce modifiche. Prima di tutto il diametro del disco anteriore passa dai precedenti 220 mm agli attuali 240 e viene inserita di serie la frenata integrale. Piace e non questo sistema, ma Suzuki ha fatto le cose veramente molto bene e quando si usa la leva sinistra, la pressione svolta sul disco anteriore è molto contenuta e quasi non ci si accorge del sistema integrale. “Ai clienti non piaceva” – così dicono i vertici nipponici – e quindi è stato tolto il freno a mano; optional secondo noi molto comodo ed utile, ma al cuor non si comanda e men che meno ai clienti!
Partiamo con la versione 125 di Suzuki Burgman. Rispetto al modello precedente, le quote del motore non cambiano e l’unica novità di rilievo riguarda l’aggiunta dell’iniezione elettronica e di un nuovo catalizzatore che ne consente il rientro nelle normative Euro3. La piccola cubatura paga un po’ pegno in fatto di prestazioni pure: confermandosi comunque perfettamente in linea con la concorrenza con i suoi 12.38 CV. Lo spunto non è da primo della classe, ma Suzuki Burgman 125 si comporta bene sia nel traffico che sulle strade ad alta percorrenza dove, senza grossi patemi, raggiunge facilmente – per superare anche – i 100 km/h. Contando che la ciclistica è identica a quella della versione da 200 cc, Suzuki Burgman 125 ha un comportamento eccellente su strada, grazie soprattutto all’impianto frenante, quasi sovradimensionato, che consente decelerazioni in piena sicurezza anche su terreni scivolosi e sconnessi.

La musica cambia con il nuovo Suzuki Burgman 200. Mancava solo lui all’appello e la Casa di Hamamatsu è corsa subito ai ripari. Tale cubatura infatti si rivela molto interessante perché raggiunge un ottimo equilibrio tra prestazioni e consumi. Il nuovo propulsore risulta un motore completamente riprogettato: la base di partenza è ovviamente il 125 a cui però sono stati modificati alesaggio e corsa per consentire il raggiungimento dei 200 cc pieni e 18.36 CV.
Per migliorarne l’efficienza, i tecnici nipponici hanno ben pensato di aumentare le dimensioni del radiatore, caratteristica questa, utilizzata anche per la versione da 125 cc. Il comportamento dinamico è nettamente differente. Suzuki Burgman 200 offre uno spunto notevole associato ad un allungo di tutto rispetto. In città è un vero divertimento: ai semafori risponde pronto ad ogni richiesta di gas e le ruote, da 13” all’anteriore e 12” al posteriore, offrono un sicuro appiglio al manto stradale. Anche in questo caso, l’impianto frenante garantisce spazi d’arresto molto contenuto confermando però – come d’altronde per il 125 – una certa resistenza alla leva che obbliga ad applicare un po’ di forza per ottenere una frenata decisa.
Entrambi i modelli hanno sorpreso per la totale assenza di vibrazioni. A qualunque regime di giri è praticamente impossibile percepire la ben che minima vibrazione del mezzo, a conferma dell’attento ed accurato lavoro dei tecnici. Sotto il generoso “sellone”, alberga, per entrambi i modelli, un generoso vano che consente di riporre due caschi integrali conservando ancora dello spazio utile. Caratteristica, questa, ereditata direttamente dal precedente modello 125 ed ovviamente confermata. Confermata anche la presa da 12 V, che però trasloca dal sottosella al vano anteriore.
Disponibile da fine ottobre Suzuki Burgman 125 e 200, saranno disponibili nei concessionari a partire dalla fine del mese di ottobre. I prezzi partiranno dai 3.490 f.c. per il 125 cc per raggiungere i 3.850 euro, sempre f.c., per la versione da 200 cc.
Abbigliamento Casco : Dainese Mod. Air Stream Course Valiant Giacca : Dainese D-Dray Stivali : Dainese Mod. Jug 2 in Gore-tex Guanti : Dainese Mod. Tackers D-Dray

Suzuki Burgman 125 / 200 – Test Ride New look and new engines for Suzuki’s king of the city Jerez de la Frontera – Suzuki invited international press in southern Spain to introduce her new scooters : Burgman 125 and Burgman 200. We are not talking about a simple restyling, both little members of the Burgman family are completely new: now they look closer to bigger brother like Burgman 400 and 600. New face Japanese designers made a great work. Once scooters made in the far east were famous for their quality and reliability. New Burgman 125/200 is member of another generation, it features traditional Japanese technical qualities but with a new, dynamic look. The front view is aggressive, with big V-shaped front light. The side looks really sporty. But the new Burgman remains absolutely comfortable and features new space for small objects in front of driver. Visibility has been improved, increasing safety. On the road The seat is only 735mm high, letting everyone put a foot on the floor without any problem. Driving position is comfortable and the distance from driver to handlebar let you seat in the right way. Chassis and brakes are all new and more efficient. The front brake disc is bigger, passing from 220mm to 240mm. It features now an efficient integral brake system. Electronic injection and a new catalyzer are the main news for the 125cc version. 12,38hp are enough to run away in the traffic and reach and outrange 100km/h of maximum speed. Burgman 200 feeling is quite different. Its 18.36hp permit great acceleration performance, at the top of 200cc scooter category. The Burgman features front 13 inch wheel and 12 inch for the rear one. Those big wheels hang on the asphalt in any condition, sporty and safe drive is assured not only for experienced riders. Both models are free from vibrations of any kind, doesn’t matter the speed you’re pushing your Burgman. This fact tests how careful and accurate have been Suzuki’s engineers planning the new Burgman. Under the big, comfortable seat you can store two integral helmets. That means that you can place massive objects inside your Burgman: objects that usually is impossible to store in a 125/200 scooter. Testing the new Burgman up and down Jerez de la Frontera’s streets was great: we are sure that both 125 and 200 versions will attract public’s attention.

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