Test Ride Honda CBR 1000RR Fireblade 2018: veloce, facile e tecnologica

Abbiamo provato la nuova Honda CBR 1000 RR sul Passo dello Stelvio, ecco le nostre impressioni di guida

Era l’anno 1992 quando la Casa di Tokyo presentò una moto che cambiò per sempre il panorama motociclistico mondiale: la Honda CBR 900RR Fireblade.

Andando in controtendenza con il mercato dell’epoca che si focalizzava su moto di 750 cm3, cilindrata omologata per le competizioni, la Casa Dell’Ala decise di creare un veicolo fuori dagli schemi e realizzò una splendida sportiva stradale di 893 cm3.

Libero da vincoli regolamentari, Tadao Bada, padre della CBR 900RR, realizzò una moto che, a differenza delle strapotenti e pesanti concorrenti, risultò leggerissima, compatta come una seicento e con un rapporto peso/potenza ottimale. Il risultato fu davvero eccezionale: la Fireblade era veloce, agile e performante in pista come nessun’altra e dotata di una coppia che le 750 potevano solo sognarsi! Questo capolavoro giapponese era accreditato di 124 cv e 86 Nm di coppia massima per soli 185 kg a secco.

Design Aggressivo

Dopo 26 anni e 470.000 esemplari venduti in tutto il mondo Honda presenta la nuova CBR 1000RR Fireblade. Con i modelli che l’hanno preceduta quest’ultima versione non ha nulla in comune dato che oltre il 90% dei componenti sono stati riprogettati per competere con le sue agguerritissime e performanti concorrenti.

Ogni elemento costruttivo è stata oggetto di grande studio per rendere la nuova moto estremamente performante nella guida sportiva senza però trascurare la leggendaria facilità di utilizzo che contraddistingue tutte le moto Honda.

I risultati di tutto questo lavoro parlano da soli dato che la nuova CBR è dimagrita di ben 15 kg, rispetto al modello precedente, per un peso complessivo in ordine di marcia di soli 196 kg, una delle più leggere della categoria hypersport.

L’estetica, che si discosta molto dal passato, è estremamente curata. La carenatura minimalista, il “family feeling” con la MotoGP, il design moderno, aggressivo e compatto donano alla nuova CBR 1000RR un impatto estetico davvero unico: è bellissima ed elegante allo stesso tempo. Le linee più tese e spigolose e il codino corto e compatto rendono la moto molto più filante e proporzionata.

Il cupolino, pur non offrendo un’elevata protezione aerodinamica risulta bellissimo e “racing” grazie al taglio dei gruppi ottici anteriori a LED e alle grosse prese d’aria laterali dell’airbox.

Motore da Superbike

Il rinnovato propulsore di 999 cm3, oltre a perdere 2 kg, raggiunge l’incredibile potenza di 192 cv (11 cv in più rispetto al modello precedente) e 114 Nm di coppia massima grazie a nuovi pistoni, nuovi corpi farfallati di 48 mm di diametro e a un nuovo impianto di scarico in titanio più leggero di 2,8 kg.
Adesso, pur mantenendo un’erogazione molto fluida, esprime una maggiore coppia su un più ampio arco di erogazione e un allungo da togliere il fiato; la rapidità con cui il motore raggiunge i regimi più elevati è davvero impressionante.

L’esemplare in prova, grazie a un magnifico terminale di scarico Akrapovic in titanio dotato di valvola allo scarico, superati i 4.000 giri/min sfoggia un sound davvero “racing” e coinvolgente, una perfetta colonna sonora degna di una moto come la CBR 1000RR.

Ciclistica al Top 

La ciclistica, da sempre un riferimento per efficacia e feeling di guida, vanta un telaio perimetrale a doppia trave pressofuso in alluminio con struttura a diamante. Lo chassis pur avendo pareti più sottili, ha la stessa rigidità trasversale del modello precedente e una maggiore flessibilità torsionale (+ 10%), qualità necessaria per aumentare il feeling nella guida al limite in curva quando il lavoro delle sospensioni è quasi nullo.

La nuova CBR 1000RR Fireblade monta a livello di sospensioni una forcella Showa BPF (Big Piston Fork) a steli rovesciati da 43 mm di diametro, un monoammortizzatore BFRC (Balance Free Rear Cushion) completamente regolabili e un ammortizzatore di sterzo a controllo elettronico HESD.

L’impianto frenante vanta all’avantreno una coppia di pinze Tokico monoblocco ad attacco radiale a quattro pistoncini che lavorano su dischi da 320 mm di diametro mentre al retrotreno una pinza Nissin a singolo pistoncino con un disco da 220 mm.

Elettronica da MotoGP

Il reparto elettronico è quello che ha fatto fare il grande salto di qualità alla CBR 1000RR a livello tecnologico in modo da farla competere ad armi pari con le sue dirette concorrenti. I nuovi sistemi introdotti racchiudono molteplici funzioni attive che massimizzano l’efficacia e la sicurezza di guida.

Presi singolarmente, tutti i dispositivi elettronici svolgono singoli compiti specifici. É la loro interazione a fornire un supporto tecnologico in grado di esaltare l’esperienza di guida e far sentire il pilota sempre al centro della scena, anche in condizioni estreme come la pista.

La nuova Fireblade può vantare la piattaforma inerziale IMU di gestione della moto, l’acceleratore elettronico throttle-by-wire (TBW), il power control (regolabile su 5 livelli di potenza del motore), il sensore APS che simula il funzionamento più naturale di un comando del gas a cavo, il controllo di trazione HSTC a 9 livelli di intervento, l’anti-wheelie, il controllo del freno motore (SEB), 5 riding mode di cui 3 preimpostati (Fast, Fun e Safe) e 2 user personalizzabili dal pilota. Inoltre è disponibile come optional il cambio elettronico quickshifter e downshifter in modo da poter innestare e scalare marcia senza la necessità di utilizzare la leva della frizione.

Come la RC213V-S, la MotoGP stradale di Honda, la CBR 1000RR Fireblade è dotata di un cruscotto con display a colori TFT-LCD che comunica al pilota tutte le informazioni rilevanti. Si adatta automaticamente alla luce ambiente e offre tre modalità di regolazione (Circuit, Street e Mechanic) ciascuna delle quali mostra i dati principali ad ogni utilizzo.

Prova su strada

Il palcoscenico della nostra prova è stato lo spettacolare Passo Dello Stelvio, una delle strade di montagna più impervie ma anche più affascinanti d’Europa. Sedendosi in sella alla moto si apprezzano subito le sue dimensioni estremamente compatte, tipiche di una 600, e la posizione di guida raccolta con una triangolazione sella-pedane-manubrio molto spinta.

Pur essendo un’impostazione racing ci siamo resi conto durante la prova che la Honda è di gran lunga la più confortevole della categoria hypersport, per quanto possa esserlo un veicolo di questo genere .

Grazie ad un interasse ridotto, solo 1.405 mm, la moto risulta incredibilmente agile nel misto stretto e anche i tornati di montagna non risultano un problema da affrontare.

La stabilità è ai massimi livelli e la precisione di guida è veramente degna di una moto del mondiale SBK, sembra che la CBR viaggi su un binario tanto è “piantata a terra”.

Il motore, grazie alla sua dolcissima erogazione, e l’amichevole ciclistica aiutano molto nella guida stradale anche per l’uso di ogni giorno. La spinta inesauribile del 4 cilindri in linea e la possente coppia “lanciano” la moto letteralmente da una curva all’altra ad una velocità imbarazzante, a tal punto che serve un po’ di tempo per abituarsi a questi ritmi.

L’ergonomia risulta perfetta anche se avremmo preferito delle pedane leggermente arretrate in modo da avere un migliore posizione in sella per la guida sportiva. Le sospensioni si sono rivelate molto versatili e dotate di un’ottima taratura di serie mentre i freni si sono confermati instancabili e molto modulabili nel loro funzionamento.

Il cambio, caratterizzato da innesti fulminei, è esente da ogni critica e, con l’utilizzo dei sistemi quickshifter e downshifter optional, si conferma come uno dei migliori sistemi sul mercato.

Le gomme di primo equipaggiamento, le Bridgestone Battlax S21, risultano una scelta azzeccata per l’uso stradale della moto. Hanno un ottimo grip, entrano velocemente in temperatura e sono molto versatili ma il feeling che trasmette l’anteriore in caso di asfalto non in perfette condizione non è dei migliori e il pneumatico posteriore di dimensioni 190/50 R17, misura quasi in disuso, probabilmente limita leggermente il potenziale della moto.

Ma stiamo veramente cercando “il pelo nell’uovo” perchè la CBR 1000RR Fireblade è una moto semplicemente straordinaria e amata in tutto il mondo grazie a caratteristiche uniche nel suo genere. É sportiva ma non estrema, velocissima ma non troppo impegnativa, tremendamente efficace in pista ma anche sfruttabile su strada. Tutte queste particolarità l’hanno resa unica e celebre, quasi come se fosse una moto leggendaria.

In sintesi la nuova CBR 1000RR Fireblade è sensibilmente più leggera del modello precedente, eroga una potenza maggiore, vanta una dotazione elettronica all’avanguardia e segna un netto passo avanti verso il raggiungimento della sportiva ideale. Questo è tutto ciò che una Fireblade deve essere, e molto altro ancora.

PRO:

Motore elastico e potente
Ciclistica facile ed efficace
Elettronica superlativa
Strumentazione TFT

CONTRO:

Pedane troppo avanzate
Misura del pneumatico posteriore


A cura di Alessandro Spada

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