Vespa LX: Test Ride

Motori da 50 a 150 cc., due o quattro tempi La gamma delle motorizzazioni di Vespa LX, interamente progettata e prodotta da Piaggio, è studiata per rispondere a tutte le esigenze di mobilità principalmente metropolitana. I quattro motori della gamma Vespa LX rispondono in pieno alle più recenti normative antiemissioni Euro2 grazie anche, oltre che alla modernità del progetto globale, al sistema di catalizzazione e all’avanzato sistema di recupero aria secondaria SAS.
Il 50cc 2 tempi Hi-Per2 si rivolge principalmente agli utenti in cerca di una motorizzazione potente, semplice e giovane, mentre la Hi-Per4, è a quattro tempi ed è dedicato ad un pubblico più adulto disposto a rinunciare ad un “pizzico” di sprint per una maggiore economia d’esercizio.
Il 125 cc è une delle cilindrate che hanno fatto la storia di Vespa. Basti pensare che la prima Vespa in questa cubatura risale addirittura al 1948 ed equipaggiava un modello poi reso celebre dal film Vacanze Romane. Quarantasette anni dopo, Vespa LX 125 monta un modernissimo propulsore 4 tempi della serie Leader (Low Emission Advanced Engine Range). Capace di 10,3 Cv spinge Vespa LX fino a 91 km/h assicurando la riserva di potenza necessaria a districarsi brillantemente in ogni condizione di spostamento metropolitano.
La 150 si pone al vertice della nuova famiglia Vespa LX: 11,7 Cv e una velocità di 95 km/h le consentono spostamenti di medio raggio in tutta tranquillità e sicurezza grazie anche all’accesso ad autostrade, tangenziali e superstrade senza rinunciare alla economicità di utilizzo ben testimoniata dai 37 km/l che Vespa LX 150 può percorrere.
Come va Unica, come sempre, la nuova edizione LX di Vespa conferma come a Pontedera le idee per l’evoluzione della Vespa non finiscano mai. Ma il problema non è tanto quello di progredire, ma quello di rimanere fedeli a sé stessi pur non rinunciando alle caratteristiche peculiari che l’hanno resa celebre. Lo stile, seppur evoluto, è inconfondibile così come sono inconfondibili le sensazioni che si provano una volta in sella.
Certo, della cara e vecchia manopola sinistra che integrava cambio e frizione e relegava ad un pedalino nella parte destra della pedana il compito di frenare la ruota posteriore, non ne rimane che un ricordo, ma la realtà odierna è ben diversa e le trasmissioni automatiche risultano “quasi” indispensabili nel traffico caotico delle nostre città.
Così, con il solo ricordo puntato al passato e lo sguardo al presente passeggiamo per le vie di Roma notando come il lavoro sull’assetto – siamo a bordo della 125 – abbia dato ottimi esiti: Vespa LX appare più stabile rispetto al passato, in particolar modo grazie alla ruota da 11”, ma è anche più incline a “copiare” ed assorbire buche ed avvallamenti…ormai corredo essenziale delle strade della Capitale. Certo, il funzionamento della sospensione posteriore rimane un po’ troppo secco, ma questo è un problema comune a tutti gli scooter che delegano al propulsore il ruolo di forcellone.
Anche la frenata appare più potente rispetto al passato. La sospensione anteriore, più dura, permette di sfruttare al meglio il potere frenante evitando fastidiosi fondo corsa e facendo lavorare al meglio il pneumatico anteriore. Il freno posteriore è anch’esso ben tarato in termini di potenza, ma richiedere uno sforzo abbastanza accentuato sulla leva.
Sotto la sella lo spazio non abbonda ma c’è spazio a sufficienza per un casco integrale ed altri piccoli accessori, come un lucchetto, una borsetta o l’impermeabile.
I prezzi in Italia Vespa LX, in vendita dal mese di marzo, costa 2.110 Euro nella versione 50cc 2 tempi e 2.310 Euro nella versione 50cc 4 tempi. Le versioni “targate” sono in vendita in Italia al prezzo di 2.910 Euro per la Vespa LX 125, e 3.070 Euro per Vespa LX 150. Tra gli accessori disponibili segnaliamo il bauletto posteriore, il parabrezza, il portapacchi anteriore, il telo coprigambe, l’antifurto elettronico e molto altro ancora.

Vespa LX: Test Ride. Roma – 139 modelli in quasi sessanta anni di storia. Potremmo tranquillamente parlare di record di longevità, ma preferiamo sottolineare come numeri così importanti facciano parte della storia Vespa. Un vero e proprio mito su due ruote che ha saputo conquistare il pubblico di tutto il mondo grazie ad uno stile inconfondibile che ha saputo rinnovarsi pur rimanendo sempre fedele a sé stesso…anche nell’ultimissima interpretazione “LX” che abbiamo potuto provare per le vie di Roma in una giornata di sole, finalmente, primaverile.
Stile inconfondibile Le linee inconfondibilmente Vespa si fanno ora più tese, con angoli vivi che esaltano la modernità di un progetto attuale nella meccanica – forcella a parte… – quanto nell’appeal che non rinuncia alle dimensioni compatte del corpo in acciaio: la Vespa, insomma, è protettiva ma allo stesso tempo agile come sempre proprio per venire incontro alle esigenze di mobilità urbana.
Da un punto di vista strettamente stilistico, si fa positivamente segnalare il ritorno del faro tondo; è un richiamo evidente alla storia di Vespa e una ripresa dello stile imposto dalla “sorella maggiore” Vespa Granturismo. Sul manubrio si innestano gli specchietti retrovisori: realizzati in acciaio cromato sono anch’essi una citazione di stile, ripresa direttamente dalla storia Vespa.
Lo scudo, ampio e protettivo è caratterizzato dall’andamento spiovente e dalla mascherina che scende fino all’avvisatore acustico. Anche gli indicatori di direzione, in elegante plastica trasparente, cambiano rispetto alla precedente versione ET: la forma è più spigolosa e le dimensioni aumentate a tutto vantaggio della visibilità. Il parafango anteriore è decisamente squadrato e ben si raccorda con le nuove forme dello scudo, ad avvolgere la ruota caratterizzata dal cerchio da 11” (10” al posteriore) dal nuovo, elegante disegno a cinque razze, realizzato in lega di alluminio.
La sella, ampia e sagomata, è pensata e realizzata per il massimo comfort non solo del guidatore – in questo Vespa LX è coerente con la perfetta ergonomia che da sempre è uno dei tratti caratteristici di Vespa – ma anche del passeggero che ha a disposizione una maniglia in acciaio cromato nella sezione posteriore: un elemento insieme di funzionalità e di stile. Con la sella a soli 775 mm dal suolo (785 per le versioni 125 e 150) la seduta consente maggior controllo da parte di piloti di tutte le taglie.
Decisamente più completo rispetto al passato, invece, il cruscotto che è ampio e leggibile e comprende tachimetro e contachilometri, indicatore del livello benzina, orologio digitale e una serie di spie luminose: indicatori di direzione, fari abbaglianti e anabbaglianti, riserva carburante e livello olio (nel motore per le versioni 4 tempi; e del lubrificante per il miscelatore automatico per la 50 2 tempi). L’indicatore a Led del sistema antifurto è di serie su 125 e 150.
Scocca in acciaio! E’ certamente una delle caratteristiche che rendono Vespa unica: il corpo del veicolo, realizzato interamente in acciaio, funge da struttura portante. Vespa LX si fa interprete moderna di questa tradizione costruttiva che si realizza attraverso un processo industriale estremamente tecnologico. Il risultato, oltre a una robustezza generale del veicolo, si misura in valori di rigidità torsionale superiori rispetto agli scooter di pari cilindrata e categoria.
La sospensione anteriore con ammortizzatore idraulico a doppio effetto si distingue per il monobraccio laterale. E’ uno dei tratti più originali di Vespa: una soluzione tecnica che, nei suoi continui aggiornamenti, accompagna Vespa sin dal primo modello del 1946. Su vespa LX il movimento del braccetto oscillante è articolato su astucci a rulli che riducono al minimo gli attriti di funzionamento.
Al posteriore la nuova Vespa è equipaggiata con una sospensione che monta un monoammortizzatore idraulico a doppio effetto che, nelle versioni 125 e 150, è regolabile nel precarico su quattro posizioni, così da configurare l’assetto del veicolo per il miglior comfort di guidatore e passeggero.
Il sistema frenante è composto dalla classica combinazione disco/tamburo. Il freno a disco anteriore, realizzato in acciaio inox, dal diametro di 200 mm ed equipaggiato con pinza a due pistoni contrapposti con comando idraulico, mentre dietro il tamburo misura 100 m di diametro ed è comandato meccanicamente. Il serbatoio da 8,6 litri trova spazio all’interno della scocca senza minimamente compromettere la capacità dello spazio sottosella e permettendo, anche senza l’uso di attrezzi, una facile accessibilità al vano motore.

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