Yamaha – Rossi

Yamaha – Valentino Rossi. Valentino e la sua nuova Yamaha, peraltro bellissima nelle tinte nere, si sono finalmente incontrati ed i frutti, nonostante la ruggine invernale, sono davvero eccezionali.
Certo, i tempi invernali sono sempre da prendere con le molle, ma il verdetto della pista di Sepang è limpido e cristallino: Rossi c’è e lo ha dimostrato, girando 8 decimi di secondo più veloce dei suoi compagni di squadra con una moto praticamente sconosciuta.

E se il distacco rifilato a Carlos Checa può essere frutto di un diverso programma di lavoro, quello dagli “ufficiali” Honda, ridotto a poche manciate di millesimi, è davvero sorprendente.
Rullo compressore Oltre a tutto questo, addetti lavori, Yamaha e concorrenza sono rimasti allibiti dal passo, da vero e proprio rullo compressore, con cui il “Dottore” ha affrontato la tre giorni di test malese: tanto lavoro, tante prove, ma anche un ritmo gara davvero eccezionale, che gli avrebbe permesso di lottare per la vittoria nel GP su quella pista nel 2003.
E se il buon giorno si vede dal mattino, la speranza Yamaha è quella di un 2004 davvero spumeggiante…
Effetto Rossi In Yamaha Motor, infatti, fervono i preparativi per l’effetto Rossi: come annunciato il 15 gennaio dall’autorevole quotidiano “Il Sole 24 Ore”, l’arrivo di Rossi non sembra essere destinato solamente a rilanciare la competitività della M1 in MotoGp.
A cambiare, oltre ai risultati sportivi (si spera…), sarà l’organizzazione e la strategia commerciale, che punterà dritta dritta ai giovani ed agli appassionati di moto sportive. Il simpatico pilota italiano quindi affiancherà al suo importante ruolo di pilota quello di testimonial, rendendo praticamente scontato il lancio di modelli “griffati” col celeberrimo numero 46…
Yamaha: vogliamo la leadership del mercato I programmi Yamaha sono chiari e scontati: guadagnare la leadership del mercato italiano. Oltre all’ingaggio milionario di Valentino, la ragione sociale del distributore italiano passerà da Belgarda a Yamaha Motor Italia, senza dimenticare una approfondita ristrutturazione della rete vendita.
Da quest’anno, infatti, il marchio MBK non verrà più distribuito in Italia, per concentrare tutti gli sforzi sul marchio Yamaha. Saranno 350 le concessionarie italiane, di cui 180 esporranno l’insegna Yamaha Scooter Store, nei quali verranno veduti scooter fino a 400 cc., ed i rimanenti 170 esporranno l’insegna Yamaha Moto & Scooter.
Grazie a questi cambiamenti, i vertici Yamaha sono convinti di poter affrontare meglio un mercato estremamente competitivo come quello italiano, che rappresenta il 35% delle vendite europee.
Rilanciare il bilancio in caduta libera Nel 2003, Yamaha ha ottenuto una quota di mercato pari al 14,8% del totale italiano ma, secondo i programmi messi in campo dal Presidente Yoshihiko Takahashi, entro il prossimo biennio dovrebbero lievitare a quota 24% – 25%, migliorando di conseguenza anche i ricavi, che dal 2001 ad oggi hanno subito una brusca frenata, passando dai 385 milioni di euro del 2001 ai 275 milioni del 2003.
Cosa ne pensi di Valentino e la Yamaha? Vieni a dire la tua su forum.infomotori.com!.

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