Yamaha XT 660 R

Yamaha XT 660 R. Il mito si rinnova, è proprio il caso di dirlo. Una storia veramente “infinita” quella della Yamaha XT, che per il 2004 ha pensato bene di rifarsi il trucco, proponendosi più aggressiva nel cuore, più moderna nel design e più facile da guidare.
Nuovo 660 Il propulsore è la vera rivoluzione rispetto al modello che l’ha preceduta. Si tratta, come al solito, di un propulsore monocilindrico, 4 valvole per cilindro di 659cc (alesaggio di 100 mm ed una corsa di 84 mm), raffreddato a liquido ed alimentato da una tecnologica iniezione elettronica grazie alla quale, in collaborazione con il nuovo catalizzatore, riesce a rispettare le norme antinquinamento Euro2.
Il cambio a 5 rapporti è nasce con l’idea di offrire robustezza ma allo stesso più morbidità ed innesti più precisi rispetto a quanto accadeva in pasato.
Telaio riprogettato Il telaio è stato totalmente riprogettato per offrire una maggiore rigidità e quindi una migliore precisione di guida. Lo schema è a doppio trave superiore inclinato con il propulsore a fungere da elemento stressato, con la novità del serbatoio dell’olio ricavato internamente al telaio, nella zona retrostante il canotto di sterzo.
Passando alle sospensioni, anteriormente i tecnici giapponesi hanno optato per una forcella Paioli con steli da 43mm ed una escursione di 225mm. Al posteriore, invece, l’escursione di 200mm è regolata da un robusto forcellone dotato di leveraggi progressivi sul quale è applicato un monoammortizzatore pluriregolabile. Interessante il valore dell’interasse, pari a 1500 mm.
Il reparto freni può contare su un disco anteriore, ovviamente flottante, da 298 mm sul quale agisce una pinza della italiana Brembo a 2 pistoncini di diametro differenziato (32 e 30 mm). Al posteriore, invece, una pinza a pistoncino singolo agisce su un disco da 245 mm.
Le ruote, da 21” l’anteriore e da 17” la posteriore, ospitano pneumatici 90/90-21 e 130/80-17.
Design più moderno I più penseranno che si tratta del solito restyling, in realtà, guardandola bene, si capisce da molti particolari come questa XT 660 R abbia poco da spartire con la vecchia. Le linee abbandonano quegli spigoli caratteristici del modello precedente per sposare canoni più moderni, a partire dal nuovo ed interessante design del cupolino, passando per il parafango dalle forme “crossistriche”, per arrivare agli scarichi alti, voluti per motivi funzionali, ma forse, romanticamente, in onore delle moto da “Parigi-Dakar”.
Strumentazione digitale Anche nel mondo dell’enduro, ormai, il digitale fa la parte del leone. Il display LCD fornisce informazioni sulla velocità istantanea, i silometri percorsi totali ed in doppio parziale e l’ora. Le spie, invece, rimangono “analogiche”, con quella del carburante ad indicare la via del benzinaio, e quella dell’immobilizer per far capire ai ladri che le speranze di successo sono vane.
Arriva a Milano Così come FZ6, FZ6 Fazer, YZF-R1 e molte altre, anche XT 660 R sarà presentata all’ormai imminente Salone di Milano in due colorazioni: “racing blue” e “Yamaha black”.

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