Infosport: Rally di Montecarlo 2006

Non poteva iniziare in maniera migliore il Campionato Mondiale Rally del due volte campione del mondo Marcus Gronholm, che al volante della sua Ford Focus RS WRC gommata BFGoodrich ha conquistato il gradino più alto del podio al Rally di Montecarlo 2006. Grazie anche alla debucle dell’iridato 2005 Sebastien Loeb, incorso venerdì in un incidente con la sua Citroen Xsara WRC, il finlandese ha chiuso la terza ed ultima tappa con un vantaggio di 1’01”8 sul rivale francese. A completare il podio Toni Gardemeister, ottimo terzo al volante della Peugeot 307 del team privato Astra.
Il risultato non chiarisce comunque gli effettivi valori emersi sulle strade del Principato. Dopo l’incidente di venerdì, infatti, Sebastien Loeb si è esibito in una rimonta che ha dell’incredibile, riuscendo a conquistare ben 10 prove sulle 16 disputate. Una grande prova di forza tecnica e psicologica: solo i veri campioni sanno risorgere dopo un errore continuando a mettercela tutta. La grande prova di Loeb non mette comunque in ombra la prestazione di Gronholm, autore di una gara praticamente perfetta. Un concentrato di velocità ed esperienza, al momento il pilota che sembra poter dare più filo da torcere all’iridato alsaziano.
Discorso a parte meritano le vetture. Nonostante il passaggio da Peugeot a Ford, Gronholm ha trovato subito la perfetta alchimia tra la sua Focus RS e le coperture BFGoodrich. La sintonia uomo-mezzo-pneumatici gioca un ruolo fondamentale nei rally, dove non esistono vie di fuga ed ogni minimo errore si paga molto caro. Viceversa Loeb e la sua Citroen sono ormai una coppia affiatata, nonostante il passaggio dal team ufficiale all’ottimo privato Kronos Total. Collaudato anche l’affiatamento con le coperture Michelin, un terzetto tutto francese pronto a riprendersi il gradino alto del podio già dal prossimo Rally di Svezia. Gronholm permettendo…
Parte col piede sbagliato invece Setter Solberg, tradito dalla sua nuova Subaru Impreza WRC quando non stava comunque lottando per le posizioni di vertice. La marca delle Pleiadi si consola con il quinto posto di Stephane Sarrazin, in attesa di poter dimostrare tutto il suo potenziale già dal prossimo appuntamento.