Prova su strada nuovo Fiat Fullback

Alla guida del nuovo Fiat Fullback durante i due giorni del Motocross delle Nazioni, svoltosi a Maggiora per celebrare la chiusura del campionato MXGP 2016. Tra sterrati, percorsi cittadini e autostrade, siamo riusciti davvero a vivere i pregi ed i difetti del Pick-up marchiato Fiat.

Il Football è una costante in numerosi film americani ma noi, puntualmente, non riusciamo a coglierne il regolamento. Esattamente come il Baseball, troppo complicato per essere appreso in qualche film. Quello che abbiamo capito di questo sport, solamente in apparenza simile al rugby, è che la partita spesso gira intorno al Quarterback: è lui che fa i punti e si porta a casa le Cheerleader. Ecco, salta fuori che subito dopo questa figura carismatica viene il Fullback.

Al contrario del Quarterback il Fullback non ha un ruolo da divo, ma viene spesso chiamato a salvare la squadra dagli attacchi avversari. Fa il lavoro sporco insomma, non è particolarmente veloce ma può contare su di una struttura ossea imponente e su scatti da centometrista necessari a fermare gli attacchi.

Il marchio torinese ha scelto con attenzione il nome di battesimo del suo primo pick-up, entrato di recente nei listini di Fiat Professional. Il Fiat Fullback -non è un mistero- eredita meccaniche e piattaforma dal Mitsubishi L200, ma si presenta più solido e raffinato. A curare le linee del nuovo Fullback infatti c'è il Centro Stile Fiat, che ha lavorato sui dettagli per migliorare quello che di per sé era già un prodotto ben riuscito. Le versioni sono diverse, ma si dividono principalmente tra quelle a doppia cabina -con 4 porte- e quelle a cabina estesa, con meno spazio a bordo ma un cassone più capiente. Le dimensioni rimangono pressoché invariate, con un'altezza di 1780mm, una larghezza di 1815mm ed una lunghezza di 5285mm.

Il Fullback che abbiamo provato è a cabina doppia, equipaggiato da un motore Diesel da 2,4 litri turbo pronto a mettere a disposizione 180CV e 430Nm, tenuti a bada dal cambio automatico a 5 rapporti. È disponibile anche il sei marce manuale, esattamente come per il secondo propulsore a listino (meno potente) che eroga 150CV e 380Nm di coppia a parità di cubatura ed alimentazione.

Prova su strada

A guardarlo da fuori, il Fiat Fullback trasmette una certa tranquillità: a patto di riuscire nelle manovre di parcheggio -semplificate dalla telecamera posteriore e dagli ampi retrovisori- promette viaggi comodi ed una buona solidità complessiva. Saliamo a bordo utilizzando anche il gradino, immaginando che in mezzo ad un guado il maniglione aggiuntivo posto sul montante possa essere d'aiuto. La seduta è comoda, si regola elettronicamente e lo spazio a bordo non manca per nulla. (Siamo in alto e bisogna abituarsi all'effetto trono, che però ci fa mettere da parte tutti gli scetticismi sui SUV: Avere una posizione privilegiata su strada è il punto forte degli Sport Utility, e basta poco a rimanerne affascinati.

Inseriamo la chiave e la strumentazione parte con il check-up delle spie. Si tratta di due quadranti analogici, contagiri e tachimetro, divisi da un piccolo display digitale con qualche informazione sulla guida. Sopra invece, troviamo uno schemino che ci ricorda che per il momento abbiamo due ruote motrici e che il differenziale è attivo. Bene, spostiamo la leva del cambio automatico e si parte. All'inizio ci ha fatto sorridere come in Fiat abbiano deciso di aggiungere i paddle al volante.

La cosa però non è così strana (anzi, comincia ad avere senso) se si inseriscono le marce ridotte per qualche passaggio in fuoristrada.

L'amatissimo Super Select di Mitsubishi è anche qui, ed è pensato per togliere il Fullback dalla maggior parte delle rogne fuoristradistiche. La trazione si può impostare su quattro livelli diversi: la prima è a due ruote motrici, le posteriori (2H), la seconda è invece un'integrale con differenziale attivo (4H) mentre poi troviamo il 4x4 con blocco del differenziale (4Hlc), che si può inserire anche utilizzando le marce ridotte (4LLc). Inutile dire che è meglio non giocarci troppo finché non se ne presenta davvero la necessità.

Il 2,4 litri Diesel non è dei più silenziosi e nemmeno dei meno assetati, ma complessivamente si lascia voler bene. Premendo con leggerezza sul pedale il cambio automatico diventa fluido, i rumori praticamente inesistenti ed i consumi da utilitaria. Il punto però, è che le cose cambiano quando andiamo a cercare la prestazione. In autostrada a velocità codice il motore si trova intorno ai 3.000 giri, ed a meno che vogliate sentire della musica -l'impianto stereo è esaltante- sentirete il propulsore che lavora. Di contro la guida è piacevole, senza strappi, ed il cambio permette di rilassarsi sia negli spostamenti nel traffico che durante i percorsi extraurbani. Immaginandolo come un mezzo da lavoro, sceglieremmo senza dubbi l'automatico.

L'auto però conferma una grande stabilità anche sul veloce, con rollio contenuto ed una manovrabilità insospettabile per il tipo d'auto. Merito del raggio di sterzata, di 5,9 metri. Per ridurre i fruscii si possono acquistare coperture di diverso tipo per il cassone, che quindi diventa anche un validissimo bagagliaio.

Prova in fuoristrada

Abbiamo visto quello che si riesce a fare con un Fullback in una pista da motocross, ma di dubbi ce ne sono: il primo è sul livello del pilota nei video, con tutta probabilità un professionista, il secondo è in quali condizioni il pick-up abbia concluso il test.

Abbiamo pensato di portare il nostro Fullback in una cava dismessa, che viene utilizzata per vari corsi di guida in fuoristrada. Le situazioni per portare al limite l'auto ci sono tutte, e non non vediamo l'ora di cominciare. Partiamo con l'integrale semplice, prendendo confidenza con una trazione capace di sorprendere. Le perdite d i aderenza sono solo momentanee, l'auto recupera in fretta anche a basse velocità. Spostiamo il Super Select bloccando il differenziale centrale ed inserendo le marce ridotte per scalare una duna piuttosto ripida. L'auto sale senza indugi, e la discesa è piuttosto morbida. In questo caso conviene usare il cambio sequenziale, in modo che l'auto reagisca come vogliamo.

Negli scollinamenti verticali riscontriamo il primo difetto della vettura, ovvero che le pedane per agevolare la salita strisciano a terra. Un vero fuoristradista, ci dicono, le toglie subito come fossero i fermi dello scooter. Di contro, l'altezza da terra del corpo vettura lascia grande libertà, con un assetto rialzato probabilmente il Fullback potrebbe giocarsela anche nel deserto. Quello che stupisce è che, nonostante il peso, l'auto -con sospensioni a balestra- riesce a copiare il terreno in maniera ineccepibile, è davvero un giocattolo.

Come un bambinone di 90 chili che vince la corsa ad ostacoli. Ad un certo punto riusciamo, quasi per caso, a fare un buon twist: la ruota posteriore destra si alza da terra di una decina di centimetri, mentre il Fullback rimane fermo ed impassibile. Un gran mezzo quindi, che permette di andare più o meno ovunque. Per gli appassionati del fuoristrada c'è da fare un appunto, infatti Fiat Fullback riceve tutti gli accessori Mopar, a cominciare dal rivestimento del cassone e dai montanti del rollbar, agganciati solidamente e con il minimo ingombro.

A noi sembra che il Fullback, più che difendersi, sia riuscito ad attaccare. Anche Pietro Tovo, insegnante di guida in fuoristrada che ci ha accompagnato nella prova, non aveva messo in conto reazioni simili dall'auto:

“Non me l'aspettavo. Abituato con i soliti pick-up tradizionali, come lo stesso L200, devo dire che questo si è comportato molto bene. Per portarlo al limite sono salito in retromarcia (praticamente in verticale, ndr.), e la trazione era incredibile, è quella la punta di diamante del Fullback. Salire in retromarcia serve per scaricare il posteriore, che di solito è la parte che dà più problemi nei pick-up e quindi così si mette in crisi la vettura. Anche nei twist, fermandosi e poi ripartendo, riprende subito.”

Allestimenti e prezzi

Il Fiat Fullback viene proposto ad un prezzo che parte dai 30.330€ IVA inclusa nella versione a cabina estesa, mentre l'auto che abbiamo avuto in prova ha un prezzo di listino di 41.920€. Esistono due allestimenti, LX ed SX, ma quest'ultimo è previsto solo per il modello dal prezzo più basso.

In Conclusione

Il Fiat Fullback ha tutto per essere un mezzo valido per la vita di tutti i giorni, quella che comprende (ahinoi) anche il lavoro. È un mezzo solido e, ciò che conta di più, si rivela molto piacevole da guidare. È un peccato che vada omologato come autocarro, ma pare che questa legge -insensata se consideriamo che con la patente B si guida un camper di 7 metri- potrebbe presto essere rivista.