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Coronavirus, Fase 2: più libertà di movimento, ma a determinate condizioni

Durante la Fase 2 della lotta al Covid-19 saranno favoriti gli spostamenti da comune a comune e con un passeggero di chi si muove per motivi di lavoro o necessità. Le fasce più rischio dovranno pazientare ancora

Se ancora non ci sono certezze su quando l’emergenza coronovirus verrà definitivamente superata, tutti stiamo guardando speranzosi alla Fase 2 per avere un primo assaggio della reazione del paese dopo quasi due mesi “sotto assedio”. Il passaggio a questo periodo intermedio porterà a delle novità anche sotto l’aspetto degli spostamenti.

Fase 2 non significa libertà totale di movimento

La guerra al Covid-19 è fatta anche di date. Sul calendario degli italiani è segnata in rosso quella del 3 maggio che dovrebbe (il condizionale è d’obbligo) corrispondere al passaggio alla così detta Fase 2 che dovrebbe segnare la riapertura di alcune attività produttive del paese e quindi l’aumento della circolazione dei lavoratori. Cambieranno le regole generali e anche quelle della mobilità. Fino al 3 maggio, resteranno valide le regole in vigore, quindi divieto assoluto di spostamento se non per comprovate esigenze di lavoro, di salute o di necessità come la spesa di prodotti alimentari o di medicinali. Ci sarebbero anche le eccezioni legate alla riapertura di cartolerie, librerie e di abbigliamento per bambini e neonati ma queste hanno già subito variazioni in base alle regioni e alla scelte delle varie catene.

Cosa cambierà, quindi, dal 4 maggio? L’apertura di altre attività commerciali porterà a una maggiore circolazione di auto e moto sulla nostra rete stradale e gli spostamenti da un comune all’altro saranno più semplici così come il trasporto di passeggeri (la circolare attuale prevede che questo stia sul sedile posteriore indossando guanti e mascherina). Resta poi il nodo autocertificazione. Non comparirà, ma forse ne arriverà una nuova versione che, verosimilmente, verrà a integrata da un’app che possa tenga monitorata la salute degli utenti, il contatto con persone positive al coronavirus, ma anche i suoi spostamenti. Insomma, la Fase 2 porterà un o’più di libertà, ma non per tutti: le fasce più rischio dovranno portare ancora pazienza prima di tornare a uscire perché la lotta al Covid-19 non è assolutamente finita.

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16 Apr 2020
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