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Ducati Multistrada: come funzionano le sospensioni semi-attive SkyHook

La Multistrada è il secondo modello più venduto di casa Ducati e tra le sue caratteristiche più interessanti c'è senza dubbio il sistema di sospensioni semi-attive SkyHook. Proviamo a capire meglio come funzionano e quali vantaggi comporta in termini di confort di guida e sicurezza

Ducati ha introdotto l’anno scorso la nuova versione della Ducati Multistrada, caratterizzata dal motore Testastretta 11° da 1.200 cc, nuovi fanali led, un cupolino più alto e protettivo ma, soprattutto, del nuovo sistema di sospensioni semi-attivo denominato SkyHook (letteralmente: ganciocielo). Disponibile sui modelli S, Granturismo e Pikes Peak il sistema comporta un “esborso” in più di circa 2.400 euro, non proprio poco anche se oltre al sistema di sospensioni semi-attive la “S Touring” offre in più le borse laterali, il cavalletto centrale e le manopole riscaldate, ma è evidente che sono proprio le sospensioni a fare la differenza.
Ma a cosa servono le sospensioni semi-attive?
In sintesi il Ducati SkyHook System (DSS) “legge” la strada e modifica la reazione delle sospensioni per offrire maggior confort durante la guida e ridurre i trasferimenti di carico nel caso di frenate decise, a tutto vantaggio della sicurezza. Quindi mentre si guida “normalmente” la Multistrada assorbe e in parte elimina le imperfezioni del manto stradale dando quasi una sensazione di “galleggiamento” o comunque di guida su un percorso uniforme, in caso di frenata limita l’affondo dell’anteriore aiutando a gestire la moto.
Tutto questo però non va a discapito della sportività, che è senza dubbio uno dei marchi di fabbrica di Borgo Panigale: infatti quando il riding mode viene selezionato in modalità Sport e con il solo pilota a bordo il sistema interviene in maniera più  “soft” lasciando a chi guida una maggior sensazione di controllo.
Ma come funziona il DSS? Il cuore del sistema è la centralina Bosch 9M che non controlla solo le sospensioni ma tutta la ricca dotazione elettronica della Multistrada, dal Ride-by-Wire con le relative mappe all’abs.
Nello specifico sono quattro accelerometri che mandano le informazioni alla centralina: uno è montato sulle masse non sospese vicino al mozzo della ruota, l’altro sulle masse sospese sia all’anteriore che al posteriore che inviano costantemente (si parla di millisecondi) informazioni alla centralina. Questa a sua volta comanda la posizione di due “valvole”, una nella forcella una nel monoammortizzatore posteriore, che sono in grado di gestire il passaggio dell’olio andando così a modifica sia la compressione che l’estensione della sospensione. Anche in questo caso gli impulsi sono costanti visto che ogni 5 millisecondi le valvole vengono aggiornate. Il tutto, come accennato, viene gestito in base ad algoritmi che tengono conto anche di tutte le altre informazioni che arrivano dal sistema ride-by-wire e dall’abs. E’ grazie a queste continue “correzioni” che il sistema della Multistrada riesce a ridurre le oscillazioni della moto a tutto vantaggio del confort e a ridurre i traferimenti in caso di frenata. 
Insomma, i vantaggi ci sono e sicuramente rendono la Multistrada ancora più appetibile, a voi decidere se vale la spesa… da parte nostra non possiamo che consigliare, come sempre, di provare con mano.
11 Feb 2014
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