Alfa Romeo Stelvio: la versione definitiva in un video promo FCA

FCA promuove il proprio stabilimento di Cassino dove viene prodotta la Alfa Romeo Giulia, elogiando l'attenzione con cui viene svolto il lavoro nell'assemblamento. Non si può dire lo stesso del montaggio video però, perché la scena in cui compare la Alfa Romeo Stelvio in veste definitiva.

L’ultimo video promozionale di FCA sullo stabilimento di Cassino, dove viene prodotta la Alfa Romeo Giulia -ma evidentemente non solo- ha fatto parecchio sorridere gli appassionati del marchio di Arese. I più attenti infatti, hanno notato che in una ripresa compare un’esemplare del tanto sospirato SUV Alfa Romeo Stelvio, pronto al debutto il prossimo novembre in occasione del Salone di Los Angeles.

Il video parla dell’attenzione e della cura con cui si lavora nello stabilimento di Cassino (FR) che, evidentemente, non è stata altrettanto determinante nel montaggio della clip. Il nuovo Alfa Romeo Stelvio, pizzicato in tutti i modi durante le diverse escursioni di collaudo, appare piuttosto diverso da come ce lo si potrebbe immaginare.

Il frontale, prendendo in considerazione gruppo ottico e cofano, è una riproduzione fedele di quello che troviamo sulla Alfa Romeo Giulia, anche a giudicare dalla linea del radiatore a scudo. Ovviamente lo Stelvio è più alto e (forse) largo rispetto alla berlina, ma tutto sommato non sembra un SUV appesantito e dagli ingombri improponibili come succede in alcuni casi. Linee più pulite di quanto lasciassero intendere le previsioni quindi, con l’inquadratura che lascia intendere un posteriore smussato.

A distanza di poco tempo, FCA si è accorta dell’errore ed ora il nuovo spot non mostra anche il nuovo Stelvio, ma nella gallery potete vedere la foto del nuovo SUV Alfa Romeo senza veli che non siano le pellicole protettive per salvaguardare la verniciatura.

Per conoscere nel dettaglio tutte le caratteristiche del nuovo Alfa Romeo Stelvio bisognerà aspettare il Los Angeles Auto Show -dal 18 al 27 novembre 2016- scelto da Fiat Chrysler per aggredire da subito il mercato statunitense, dove veicoli di grossa cilindrata e di una certa levatura vanno per la maggiore.