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Arabia Saudita, ora le donne possono guidare l’auto

Dopo anni di lotte e proteste, finalmente anche le donne saudite potranno guidare l'auto. Entro giugno 2018, infatti, sarà legale anche per loro guidare nel loro paese natio, l'Arabia Saudita.

Rivoluzione nel mondo arabo: il re Salman ha emesso un decreto che permetterà alle donne di guidare entro giugno 2018. L’Arabia Saudita era rimasto l’unico stato a non concedere questo diritto. Le donne saudite potranno accedere alla patente tra nove mesi, dopo anni di lotte contro il divieto. La prima manifestazione avvenne nel lontano 1990 e vide dozzine di donne guidare in segno di protesta: molte vennero arrestate e venne confiscato loro il passaporto.

Nel 2013 l’ultima sfida al sistema patriarcale arabo: ancora una volta le donne si misero al volante e vennero arrestate, alcune persero addirittura il lavoro. Da allora i momenti di protesta si spostarono sul web, principalmente su Twitter, in cui l’hashtag #IWillDriveMyself raggruppa foto di donne arabe alla guida. Una conquista straordinaria se si pensa che in Arabia Saudita vige una monarchia assoluta governata dalla legge della Shariah, che penalizza pesantemente il genere femminile.

La svolta avviene due anni dopo un altro decreto reale che permise alle donne il diritto al voto e la possibilità di candidarsi nei consigli municipali. Il re Salman sta attuando una serie di manovre con l’obiettivo di risollevare la società e l’economia del paese, danneggiata dall’immagine negativa derivata dall’oppressione della donna nel mondo arabo. Il governo spera così di ricevere una risposta positiva in termini di reputazione. Le motivazioni del divieto sono difficili da capire per la cultura occidentale: guidare veniva considerato inappropriato e si pensava che avrebbe portato le donne alla promiscuità. Ma l’ostacolo più grande è sempre derivato dalla concezione patriarcale della famiglia. L’uomo è al centro della società saudita e potrebbe esserci molta resistenza nell’accettare il nuovo decreto reale.

D’altronde tutte le donne arabe devono ancora sottostare alla sorveglianza del “tutore”, un uomo che fa parte della famiglia e che ha il compito di accompagnarle ovunque vadano, poiché non è permesso loro di uscire da sole. Grazie a questa legge, quindi, potremo assistere ad un importante passo avanti, un altro punto fondamentale per l’eguaglianza dei sessi nel mondo arabo.

29 Set 2017
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