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Aston Martin DBX, debutta il SUV di lusso inglese

L'Aston Martin DBX è alimentata da una nuova versione del motore V8 twin-turbo da 4 litri già utilizzato nella DB11 e nella Vantage che garantisce una potenza di 550 CV e un'accelerazione da 0 a 100 km/h avviene in circa 4,5 secondi, mentre la velocità massima è di 290 km/h

È stata svelata in questi giorni l’ultima novità in casa Aston Martin: la DBX, la vettura che segna l’ingresso della Casa inglese nel segmento dei SUV di lusso e che avrà il compito di andare a caccia di una nuova fascia di mercato.

Aston Martin DBX: stile e prestazioni

L’Aston Martin DBX è il frutto di anni di ricerca e sviluppo da parte del brand inglese. IL SUV, versatile e flessibile, è caratterizzato da prestazioni di primissimo livello che non hanno nulla da invidiare a un’auto sportiva. La DBX sarà costruita in uno stabilimento appositamente realizzato da Aston Martin a St. Athan, nel Galles ed è basata su una nuova piattaforma specifica per SUV, una rarità nel settore. L’uso di elementi incollati in alluminio, un metodo di costruzione che Aston Martin ha perfezionato attraverso lo sviluppo delle sue auto sportive, rende la struttura della scocca sia molto leggera che incredibilmente rigida, per un peso in ordine di marcia complessivo di 2.245 kg.
L’abitacolo è stato progettato per offrire il massimo spazio e strizzando l’occhio, allo stesso tempo, all raffinatezza. L’auto è alimentata da una nuova versione del motore V8 twin-turbo da 4 litri già utilizzato nella DB11 e nella Vantage che garantisce una potenza di 550 CV e una coppia massima di 700 Nm. L’accelerazione da 0 a 100 km/h avviene in circa 4,5 secondi, mentre la velocità massima è di 290 km/h.

Non posso sottolineare abbastanza quanto la DBX sia incredibilmente entusiasmante e significativa per Aston Martin – ha dichiarato Andy Palmer, Presidente e CEO di Aston Martin Lagonda – e solo attraverso il suo sviluppo, questo bellissimo SUV ha già portato l’azienda in nuovi territori e in direzioni stimolanti. La DBX segna anche un momento chiave nella consegna della terza e ultima fase del nostro Second Century Plan, non solo portando a compimento la promessa di un portafoglio più ampio, ma consentendo anche l’avvio della produzione nel secondo stabilimento produttivo di Aston Martin“.
Il modello è stato messo a punto grazie alla nostra competenza e alle preziose esperienze e conoscenze di consulenti esterni, incluso il nostro comitato consultivo femminile. Si tratta di una vera e propria pietra miliare per questo grande marchio britannico“, ha concluso Palmer.

03 Dic 2019
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