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Auto blu

Il ministro per la pubblica amministrazione Renato Brunetta dichiara guerra alle auto blu: tagli, noleggi e rilevazioni telematiche per combattere sprechi e abusi con un risparmio di 1 milardo di euro in tre anni

Le auto blu in Italia, costo insostenibile
L’esercito di auto blu circolanti sul suolo italiano pagate e mantenute con i soldi dei contribuenti sono divenute oggi più che mai un costo semplicemente insostenibile. Il  ministro per la Pubblica Amministrazione Renato Brunetta promette tagli, noleggi e rilevazioni telematiche per combattere sprechi e abusi con un risparmio di 1 milardo di euro in tre anni. Attualmente il costo è di 500 milioni per le auto e 2 miliardi per il personale. Il censimento proposto dal ministro Brunetta, che analizzeremo nel dettaglio in seguito, ha innescato un lento e progressivo (si spera) processo di tagli alle varie categorie di auto blu. Per mettere in atto i tagli auspicati senza intaccare l’operatività del servizio, è necessario cincentrarsi su diversi punti:

-un piano triennale per la riduzione delle spese con l’aumento di vetture noleggiate e frutto di convenzioni proporzionale alla riduzione delle auto blu di proprietà dello stato

-l’istituzione del Registro delle autovetture di servizio nell’ambito del Pubblico registro automobilistico

-un censimento permanente con l’obbligo della comunicazione telematica quando si acquista un nuovo mezzo

Il censimento delle auto blu di Formez.PA
Il centro servizi e studi della pubblica Amministrazione ha effettuato un censimento delle auto blu in Italia, liberamente consultabile on line collegandosi al sito www.innovazionepa.gov.it. Su 9.227 amministrazioni centrali e locali interpellate, hanno risposto in 5.570 (1.190 delle quali non hanno auto registrate al PRA) ovvero solo il 55% del totale, che diventa oltre il 71% se si escludono i Comuni inferiori ai 30.000 abitanti.

Secondo i dati raccolti ed elaborati da FormezPA, il parco auto delle Pubbliche Amministrazioni risulta composto da circa 86.000 autovetture (escluse quelle con targhe speciali e/o dedicate a finalità di sicurezza e vigilanza). Di queste, 5.000 sono “blu blu” (di rappresentanza politico-istituzionale a disposizione di autorità e alte cariche dello Stato e delle amministrazioni locali); 10.000 “blu” (di servizio con autista a disposizione di dirigenti apicali) e circa 71.000 “grigie” (senza autista, a disposizione degli uffici per attività strettamente operative).

Nella Pubblica Amministrazione centrale (Ministeri, Agenzie, Università, Enti Pubblici) sono presenti circa 3.000 auto “blu blu”, 5.500 auto “blu” e un numero molto limitato di auto “grigie” (1.500). Nelle Amministrazioni regionali e locali si concentra, al contrario, la quasi totalità delle auto “grigie” (oltre 70.000), circa 2.00 auto “blu blu” e 4.000 auto “blu”. Le autovetture risultano in larga misura di proprietà: 81% per le Amministrazioni locali e 57% per le Amministrazioni centrali.

Qual’è la spesa media annua di ogni auto blu?
Dal monitoraggio emerge che la spesa media annuale onnicomprensiva (consumi, ammortamento, stazionamento e personale) è di circa 138.000 euro per ogni auto “blu blu”, di 79.800 euro per ogni auto “blu” e di 16.100 euro per ogni auto “grigia”. La spesa totale dell’intero parco autovetture risulta quindi pari a 1 miliardo di euro. Il personale impiegato nella gestione e manutenzione del parco autovetture è in larga parte interno alle Amministrazioni centrali e locali (rispettivamente il 96% e il 94%, per un totale di circa 20.000 addetti). Il personale impegnato nella guida è stimato in 2,02 addetti per le auto “blu blu” e 1,2 per le auto “blu” (circa 25.000 autisti). Il costo complessivo di tutto il personale addetto al parco autovetture è di circa 2 miliardi di euro. A questi costi è da aggiungere almeno 1 miliardo di euro per le autovetture dedicate ai servizi speciali e di vigilanza urbani nei quali sono impegnate altre 12.000 unità.

01 Lug 2011
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