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Auto a noleggio: oltre i 30 giorni il conducente viene tracciato

Novità per chi utilizza vetture a noleggio o in comodato: la nuova norma del Codice della Strada, in vigore dal 3 novembre, impone che se l'utilizzo del mezzo si protrae per 30 giorni ci sarà l'obbligo di comunicare la cosa all'archivio nazionale

Per tutti gli automobilisti che utilizzano auto in comodato o noleggio, dal 3 novembre sono previste novità. Qualora l’utilizzo del mezzo si dovesse protrarre per oltre 30 giorni l’intestatario della carta di circolazione ha l’obbligo di comunicare all’archivio nazionale dei veicoli della Motorizzazione Civile i dati di colui che è in possesso di quel veicolo, qualora ovviamente non coincida con il proprietario dello stesso. In caso di omissione è prevista una sanzione di 705 euro, oltre al ritiro della carta di circolazione. La norma, prevista da una circolare della Motorizzazione del 10 luglio attuativa dell’articolo 94 4 bis del codice della strada, non riguarda però le auto prestate dai o ai familiari.

”E’ importante precisare – sottolinea infatti il direttore generale della Motorizzazione Maurizio Vitelli – che la norma esclude tutte le situazioni in cui la natura dei rapporti intercorrenti tra proprietario del veicolo e soggetto che ne dispone abbiano rapporti di parentela. Quindi non riguarda, per esempio, il figlio che guida la macchina del padre o situazioni simili”. La norma non si applica anche in caso di ”veicoli che rientrano nella fattispecie dei fringe benefit o delle vetture di servizio”.

Tra le categorie incluse, invece, ci sono ”le società di autonoleggio, i veicoli in comodato, quelli di proprietà di minorenni non emancipati ed interdetti, quelli messi a disposizione della pubblica amministrazione a seguito di una pronuncia giudiziaria”. Tutti casi cioè, spiega Vitelli, ”in cui era necessario individuare uno strumento che permettesse l’identificazione certa del soggetto responsabile della vettura circolante e di eventuali violazioni al codice della strada e connesse sanzioni. Inoltre – precisa il direttore generale della Motorizzazione – un altro fenomeno che si è voluto contrastare con questa norma è quello delle intestazioni fittizie”.

Certo alcune categorie come i noleggiatori sono più colpite di altre, ”ma ci tengo a precisare – rileva Vitelli – che il provvedimento prima di essere emanato è stato oggetto di confronto con tutte le categorie interessate: ministero degli Interni, Aniasa, Assilea, Anfia, Unrae, Unasca e Confarca. E tutte si sono dichiarate soddisfatte delle soluzioni adottate. Comunque, tra lunedì e martedì emaneremo ulteriori chiarimenti”.

29 Ott 2014
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