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Carlos Ghosn è fuggito dal Giappone per rifugiarsi in Libano

L'ex Presidente e Amministratore Delegato del gruppo Renault-Nissan, Carlos Ghosn, è riuscito a fuggire dalla sua prigione in Giappone, trovando rifugio in Libano

Dopo i guai giudiziari causati dalla gestione finanziaria del gruppo Nissan che l’hanno portato ad essere giudicato ed arrestato in Giappone, sembra che la vicenda che ha coinvolto Carlos Ghosn sia arrivata a un punto di svolta. L’ex Presidente e Amministratore Delegato del colosso Renault-Nissan-Mitsubishi è riuscito a fuggire dagli arresti domiciliari, ottenendo rifugio nella città di Beirut, in Libano: una notizia diramata nella giornata di lunedì e che oggi trova conferma dalle parole dello stesso Ghosn attraverso uno speciale comunicato stampa.

Non sono più ostaggio di un sistema giudiziario falsato come quello giapponese, in cui si presume la colpa, dilaga la discriminazione e i diritti umani sono negati. Non sono fuggito dalla giustizia, ma dall’esatto contrario cioè dall’ingiustizia e dalla persecuzione politica“, queste le parole del manager nato in Brasile, conosciuto nel mondo automotive per aver salvato le sorti prima della Renault nel 1996 e successivamente della Nissan.

Nonostante la fama di cui gode, Carlos Ghosn è stato incriminato per aver volontariamente sottostimato i propri compensi nei resoconti di borsa e per aver utilizzato i beni aziendali della Nissan per fini personali. Questo lo ha fatto finire dietro alle sbarre per ben quattro volte, l’ultima in aprile quando pagò una cauzione di 9 milioni di dollari al fine di ottenere la libertà vigilata in Giappone.

Per lui, tuttavia, si trattava di una vera e propria prigione: gli accessi a telefono e PC erano limitati, la casa era dotata di telecamere e ogni qualvolta si allontanava per più di due notti (senza la possibilità di usare il proprio passaporto perchè consegnato al suo avvocato) doveva avvisare preventivamente il tribunale. Questa situazione lo ha spinto a lasciare lo stato giapponese al fine di dirigersi verso il Libano: secondo il giornale Al-Joumhouriya Ghosn sarebbe giunto a Beirut con un jet privato partito dalla Turchia assieme alla moglie. Come abbia fatto, tuttavia, rimane un mistero.

02 Gen 2020
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