apples

Decreto Cresci Italia per la liberalizzazione dei carburanti: ecco i punti chiave

Le liberalizzazioni promesse dal decreto Cresci Italia riguardano farmacie, taxi, notai, assicurazioni e, fattore molto importante, anche la rete di carburanti

E’ stato diffuso nelle ore scorse il testo integrale del decreto legge denominato Cresci Italia, una manovra che promette di attuare una sorta di piccola rivoluzione all’interno del Belpaese, dove verranno liberalizzati settori quali quello farmaceutico, dei notai, dei taxi, delle assicurazioni e della rete carburanti, un aspetto questo che va a coinvolgere la stragrande maggioranza degli italiani.

I carburanti hanno infatti raggiunto oramai cifre folli e si avvicinano sempre di più alla soglia dei 2€ per ogni litro, un esborso che inizia a diventare insostenibile per molti lavoratori e molti nuclei familiari. In base quindi alla bozza del decreto, i gestori degli impianti di distribuzione potranno acquistare benzina, diesel e Gpl da qualsiasi produttore o rivenditore, senza più dover rispettare le vecchie clausole sull’esclusiva nell’approvvigionamento.

In questo modo si andrà ad incrementare la concorrenza e quindi un successivo abbassamento dei prezzi di, questa è la stima più verosimile, circa 18-19 centesimi per ogni litro, con un risparmio medio annuo che oscilla tra i 150 ed i 200 euro all’anno per famiglia. I proprietari ed i gestori delle stazioni potranno inoltre portare l’impianto ad essere self-service così come potranno anche differenziare la loro attività vendendo beni quali alimenti, bevande, tabacchi, quotidiani e ad altri beni, dalle caramelle a piccoli gadget.

Secondo alcune associazioni come Altroconsumo, il risparmio totale annuo sarà di circa tre miliardi annui, mentre altre associazioni come Codacons stimano il risparmio in quasi quattro miliardi. Ben vengano quindi le liberalizzazioni, ma questo passo potrebbe voler significare la scomparsi dei grandi brand della distribuzione di carburanti come Agip, soprattutto se i gestori saranno liberi di rifornirsi dove meglio credono, sperando che non ne risenta la qualità dei carburanti stessi.

13 Gen 2012
Articoli più letti