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Francia, le multe piovono dal cielo: arrivano i droni della polizia

Sull'autostrada che collega Parigi a Bordeaux, dopo un anno di sperimentazione, è ormai operativo il primo drone delle forze dell'ordine. Utilizzato soprattutto in maniera deterrente, è l'occhio che tutto vede e tutto sa.

Dopo l’estate 2016 spesa in sperimentazioni, in Francia decolla il primo drone della polizia. Pensato per controllare traffico e manovre di guida pericolosa (sorpasso a destra, eccesso di velocità, distanza di sicurezza insufficiente…) è già attivo sull’autostrada che collega Bordeaux a Parigi. I droni vengono utilizzati da qualche anno sulle autostrade francesi per monitorare il traffico, specialmente in prossimità dei caselli.

Ad oggi il risparmio di denaro ottenuto con l’utilizzo di droni è davvero notevole, basti considerare che l’alternativa per un certo tipo di operazione rimane l’elicottero. Questa tecnologia -come spesso accade- è stata sviluppata per fini militari: un drone da remoto permette (evidentemente) di eludere i controlli radar e ricevere una quantità d’informazioni davvero elevata a fronte di un rischio minimo.


La polizia francese
ha dichiarato che i droni vengono utilizzati per monitorare eventuali comportamenti pericolosi, ma per notificare la sanzione dovrà comunque presentarsi una pattuglia in carne ed ossa. Con il filmato a fare da garante si tratta di una sanzione piuttosto inattaccabile anche se, per il momento, il drone non registra l’eccesso di velocità.

In Italia fortunatamente esiste ancora una legge sulla privacy che impone alle forze dell’ordine di segnalare in anticipo possibili controlli su limiti di velocità e infrazioni semaforiche. Ad ogni modo non sarebbe troppo surreale trovare un cartello che reciti “Attenzione, zona sottoposta a controllo aereo per fini di sicurezza”.

Ed è subito 1984.

04 Set 2017
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