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Infomotori intervista Dieter Zetsche, Presidente Mercedes-Benz

Quattro chiacchiere col boss della Mercedes parlando dei trionfi in F1, della Smart ForFour, Tesla, auto elettriche, normative europee Euro5, Euro6, Euro7, Aston Martin e circa l'Alfa Romeo se fosse in vendita "di sicuro valuteremmo seriamente la cosa!" 

E’ un’occasione speciale, in un luogo altrettanto particolare. Siamo a Barcellona per il lancio alla stampa internazionale delle nuove Smart Fortwo e Forfour e ci troviamo nel nuovissimo Museu del Disseny DHUB. Ad alcuni giornalisti è stata data l’opportunità di partecipare ad una round table esclusiva con Dieter Zetsche, Presidente del board di Mercedes-Benz.
Formula 1, il futuro delle city car, euro 6 / euro 7, car sharing e future possibili acquisizioni … questi i principali argomenti emersi durante la interessante tavola rotonda – cui ha partecipato anche la redazione di Infomotori – e che lascia intravvedere qualche interessante scenario futuro …

D: Congratulazioni per il campionato del mondo. Presumo che stiate aspettando fino ad Abu Dhabi prima di fare una grande festa.
R: Si. Negli anni scorsi, fino al 2008, organizzavamo un grande evento dedicato al Motorsport dopo la stagione con 60-70.000 partecipanti tra cui dipendenti e e abitanti dei paesi vicini con prove, pitstop, etc. All’inizio di questa stagione abbiamo pensato di riprendere questa abitudine, ma sfortunatamente non riusciremo a farla fino al 1 dicembre…
D: Era importante per un produttore di macchine vincere il campionato!
R: Credo che nessun altro produttore di macchine, a parte Ferrari, abbia un simile ritorno d’immagine dal Motorsport. La prima Mercedes era una race car e ciò è sempre stato parte del nostro DNA. Ed ora ovviamente la produzione di macchine normali segue le stesse tracce, provando che la nostra competitività in F1 vale anche per le macchine normali.
D: Quando uscirà la versione elettrica del ForTwo e la ForFour?
R: Per entrambe l’uscita sarà nel 2016.
D: Quando avete lanciato la FourFour l’ultima volta non avevate ancora un grosso mercato per le citycar, un grosso brand e una forte rete vendita in Europa. Questa volta li avete ma la competizione è più forte del passato. Avete problemi con la concorrenza interna?
R: La mia convinzione è che ci sono delle similarità tra le varie offerte in questo segmento assai più strette di quanto non ci siano tra la Smart e la Twingo. Abbiamo lo stesso know how, ma ognuna è autonoma con il proprio brand le proprie identità. Avremmo avuto comunque la competizione con la Twingo e non vediamo in questo nessun svantaggio.
D: Il mercato del futuro sarà sempre più concentrato sulle city car, e con più macchine in vendita ci saranno meno margini per unità venduta. Come si può competere con cosi tante marche generaliste come Fiat, Renault, Citroen, Peugeot?
R: Questo è il motivo per cui cercavamo partner interessati nel concetto Smart. In questo modo potremo ottenere economie di scala unendo i volumi, le componentistiche ed i costi di sviluppo. In questo modo siamo più pronti alla competizione rispetto al passato.
D: In Europa abbiamo l’Euro 5, l’Euro 6, l’Euro 7: sono di grosso impatto per le Case automobilistiche? In passato era una buona occasione per le case auto perché per passare dall’Euro 3 all’Euro 4 ad esempio, la gente doveva cambiare auto. Ora le persone non hanno tanti soldi per cambiare l’auto e le Case devono investire un sacco di soldi per la riduzione della CO2. Non pensa che per le Case auto sia arrivato il momento di fare delle lobby per chiedere di fermarsi con questi regolamenti? Anche perché tra l’Euro 5 e l’Euro 6 c’è un miglioramento marginale e voi dovete investirci un sacco di soldi.
R: Quello che dice è giusto sotto molti aspetti. Da una lato non c’è nessun’altra causa dove bisogna investire cosi tanti soldi per un miglioramento così marginale. Da un altro lato, se si analizzano i cambiamenti stati finora , le emissioni per il 2030 si ridurranno del 30-40%, in linea con gli obbiettivi posti dalla Comunità Europea, quindi si otterranno gli obbiettivi anche senza ulteriori cambi delle regolamentazioni. C’è una forte discrepanza tra cosa ci chiedono i consumatori e cosa ci chiedono i legislatori e con la riduzione dei prezzi che c’è stata negli ultimi anni, i consumatori non sono più interessati a pagare di più per l’efficienza delle emissioni. Quindi dovremo discutere in modo aperto con la Comunità Europea su come e dove spendere i nostri soldi, in modo da creare dei vantaggi sia all’ambiente che all’economia. Migliorare l’efficienza delle macchine è importante, ma è solo uno dei fattori. L’infrastruttura è un altro punto importante, così come il comportamento degli automobilisti: una macchina sempre in garage ovviamente consuma meno di una macchina che viene usata tutto il giorno. Tutti questi aspetti devono essere considerati per fare una scelta razionale su come andare avanti e ho forti speranze per queste discussioni; non vogliamo bloccare niente, ma vogliamo creare un futuro sui fatti e sulla razionalità e non sulle polemiche e le ideologie.
D: Entrambe le Smart verranno vendute sul mercato extra-europeo o solo una?
R: La Fortwo verrà commercializzata in tutto il mondo inclusi gli Stati Uniti, mentre la Forfour in tutto il mondo tranne Stati Uniti e Canada.
D: Pensate di tenere la produzione in Europa o esportarla anche in Cina?
R: Al momento la produzione è in Europa con nessun programma per produrre altrove, ma questo vale per la situazione attuale.
D: L’idea della Smart è iniziata 20 anni fa. È il miglior concept per la città oppure, assumendo che non ci siano problemi di budget, pensa che ci siano altre macchine che potrete sviluppare?
R: Se la Smart non fosse stata inventata 20 anni fa la avremo dovuta inventare ora. 20 anni fa potremmo essere stati un po’ avanti con i tempi, ma ora è il tempo della Smart, che è stata sviluppata esattamente in questa direzione. Anche se ipoteticamente non ci fossero vincoli di budget, la Smart sarebbe come è ora. L’idea iniziale di Smart era non solo di avere una city car, ma anche di offrire vari vantaggi come lo spazio per il parcheggio e il servizio Car To Go, con il quale le persone possono condividere le macchine. In questo momento la Smart è proprio la city car perfetta.
D: Perchè avete deciso di vendere la quota del 4% delle azioni Tesla?
R: Per ragioni finanziarie.
D: Crede nel progetto elettrico?
R: Continueremo a collaborare con Tesla; stiamo finendo lo sviluppo BEV per l’Europa e stiamo iniziando il rapporto cliente-fornitore per il lungo periodo.
D: Tutto il mondo sta sviluppando la tecnologia ibrida ed elettrica, tranne il Gruppo italiano. Cosa ne pensa? Stanno prendendo un diverso approccio o hanno perso il momento per lo sviluppo del motore ibrido ed elettrico? Perché voi avete dovuto spendere un sacco di tempo per questa tecnologia…
R: Sicuramente per una macchina elettrica migliore, e in modo minore per le ibride, è vero che nessun produttore sta facendo soldi oggi, ma ci stiamo preparando per il futuro. Mercedes è un brand che attualmente è in scia, ma ognuno si aspetta che Mercedes sviluppi il proprio futuro e che sia un leader nella tecnologia, quindi per noi non c’è scelta oltre a questo percorso. Altri brand hanno storie diverse e quindi approcci diversi.
D: Se Alfa Romeo fosse in vendita, la comprerebbe?
R: Queste domande sono sempre difficili. Se ipoteticamente fosse vero, di sicuro valuteremmo seriamente la cosa.
D: Aston Martin è stata messa in vendita 3 volte negli ultimi 10 anni. Non era più conveniente comprarla in blocco, invece che a porzioni che ora costano di più che in passato?
R: Il 5% che abbiamo non ci è costato niente, e quindi non è stato molto costoso ed è in linea con la nostra intenzione di essere il partner tecnico di Aston Martin. Gli azionisti attuali comprendono che nel lungo termine è difficile per l’azienda essere sostenibile senza un partner tecnico, noi abbiamo proposto di fare questa partnership e per questo motivo abbiamo questo 5%, che ci permette di avere l’esclusiva. Sarebbe difficile per noi, che produciamo milioni di macchine, gestire un’azienda che ne produce solo 4.000 all’anno e il loro management sicuramente è in grado di fare un lavoro migliore e quando dovesse servirgli qualcosa ce lo potranno chiedere.
D: Smart occupa l’intero mercato delle super mini car. Crede che nel futuro ci saranno altri competitors in questo mercato o è troppo tardi per entrare?
R: Non è mai troppo tardi, ma abbiamo visto un concorrente entrare in quel mercato ed uscire di nuovo, e ciò vuol dire che non è troppo facile appartenere a questo segmento. Porto avanti la nostra azienda e non quella degli altri e quindi non posso dire se gli altri siano in grado di entrare nel segmento o meno, spetta agli altri decidere.
D: Cosa pensa riguardo ai costi della F1 in questo momento di crisi? Considerando che Mercedes spende molto, diversi pensano che dovrà tagliare da qualche parte. Seconda domanda: pensa che Audi entrerà in F1 come concorrente?
R: Abbiamo due interessi: uno è che abbiamo molto successo in F1 e l’altro che la F1 in se è di molto successo ed è un costo sostenibile. Ovviamente partecipiamo alle discussioni su come mantenere questa piattaforma, renderla più di successo ed allargarla; le iniziative a tale riguardo devono venire dagli azionisti e dal management della F1 e quando vogliono discutere con noi, noi siamo disponibili. Non so chi altro voglia entrare, ci sono dei rumor che a volte si avverano e a volte no. Io mando avanti la mia di azienda.
D: E’ da molti anni che lei è a capo del Gruppo Mercedes. Ci sono novità o vuole andare avanti ancora per molto tempo?
R: Il mi contratto dura ancora altri 2 anni e qualche mese e durante questo tempo dovrò decidere riguardo il futuro; pertanto non lo so ancora e lo deciderò nel frattempo.

18 Nov 2014
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