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Italiani alla guida: in 10 anni aumento del 14,4% delle patenti di tipo B

In Italia il numero di patenti di tipo B è aumentato del 14,4% dal 2007. Uno dei motivi sarebbe il trasporto pubblico non idoneo alle esigenze degli italiani.

Una crescita del 14,4 % in dieci anni ha fatto aumentare i possessori di patente B in Italia da 31,2 a 35,7 milioni. L’analisi è stata condotta da Federpneus (Associazione Nazionale Rivenditori Specialisti di Pneumatici) su dati del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e rivela che le patenti di guida di tipo B sono cresciute di 4,5 milioni di unità in un arco temporale che va dal 2007 al 2016.

Tra le cause e i motivi che spingerebbero gli italiani a scegliere di guidare l’auto spiccano l’offerta dei mezzi pubblici inadeguata e i forti ritardi nella dotazione di infrastrutture su ferro rispetto agli altri stati europei. L’Italia, infatti, è rimasta indietro del 50% per quanto riguarda la media per metropolitane e tramvie, mentre per il 51% per le ferrovie suburbane. Le informazioni sono ricavate da uno studio di Legambiente.

Concentrandosi sulle regioni d’Italia, la prima in cui il numero di patenti ha visto una crescita maggiore è il Trentino Alto Adige (+23,8%), al secondo posto si trova la Liguria (+17,9%) e all’ultimo gradino del podio la Lombardia (+17,9%). Seguono l’Emilia Romagna (+17,3%), il Veneto (+16,8%), le Marche (+15,5%), il Lazio (+15,3%), l’Umbria (+14,6%) e la Sicilia (+14,5%), che rimangono di poco sopra la media nazionale. Fanalino di coda per l’Abruzzo, in cui la passione per la guida non raggiunge il livello delle altre regioni: è all’ultimo posto con il +4,8%.

La Lombardia è la regione con più patenti (6 milioni), seguono Lazio (3,5 milioni), Campania (3,1 milioni), Veneto (3 milioni) ed Emilia Romagna (2,8 milioni).

08 Dic 2017
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