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Nissan GTR – Test Drive

La perfetta tenuta di strada è garantita dalle sospensioni pluriregolabili e dalla loro tripla modalità di funzionamento: modalità Race per la pista, con sospensioni ultrarigide, modalità Sport, la normale impostazione e modalità Comfort, con le sospensioni totalmente morbide per assorbire asperità in tratti di strada accidentata.La trazione integrale, poi, del tipo VDC-R (Vehicle Dynamic Control), […]

La perfetta tenuta di strada è garantita dalle sospensioni pluriregolabili e dalla loro tripla modalità di funzionamento: modalità Race per la pista, con sospensioni ultrarigide, modalità Sport, la normale impostazione e modalità Comfort, con le sospensioni totalmente morbide per assorbire asperità in tratti di strada accidentata.
La trazione integrale, poi, del tipo VDC-R (Vehicle Dynamic Control), è gestita da una centralina che, a seconda del comportamento della vettura, ripartisce la trazione in modo da compensare sbandamenti o pattinamenti, garantendo così il massimo grip laddove la centralina rileva una perdita di aderenza. I freni anche sono al top: 2 monoblocchi a 6 pistoncini agiscono sui cerchi semiflottanti, ventilati e traforati da 380mm della Brembo anteriormente, mentre al posteriore sono pinze a 4 pistoncini, un sistema frenante d’altissimo livello tecnico e di grandissima efficacia.

Dopo questo catalogo d’innovazione futuristica, c’è poi da notare l’aspetto forse più bello: l’estetica esterna ed interna della macchina. A prima vista è evidente che sia d’origine nipponica, con le sue linee nette, tagliate da una katana e impreziosita dalle molteplici prese ed estrattori d’aria; non pensate però ad un’operazione puramente estetica, che le bocche di squalo siano state messe solo per rendere la GTR più grintosa, perché in realtà hanno una duplice fondamentale funzione. Mentre da una parte viene canalizzata l’aria di modo che passi per il motore ed il cambio raffreddandoli, contemporaneamente il flusso interno sviluppa un effetto “ventosa”, grazie anche alla guarnizione del cofano motore che impedisce fuoriuscite d’aria, per tenere la macchina, all’anteriore, schiacciata al terreno alle alte velocità, così come gli estrattori posteriori e lo spoiler tengono incollati il posteriore.

Infine l’interno. Ovviamente parliamo di un elevato livello di rifinitura e attenzione ai particolari, degni di una macchina che costa minimo 84.200€ chiavi in mano, ma nonostante ci aspettassimo tanta cura, rimaniamo comunque affascinati dal display. Al centro del pannello, infatti, c’è un enorme display sviluppato dalla Polyphony (la software house che ha sviluppato il famosissimo gioco GT Gran Turismo) che rende l’esperienza di guida ancora più sportiva: avete, infatti, sott’occhio informazioni quali temperatura dell’acqua motore, temperatura dell’olio, apertura delle farfalle, forze d’accelerazione longitudinali e trasversali, insomma una serie di dati solitamente appannaggio dei veicoli di solo uso in pista, conferendo ancora di più la sensazione che si stia guidando un robot dei cartoni animati giapponesi, più che una “semplice” quattroruote.
Ovviamente all’altezza anche l’impianto audio con hard disk da 9,3 Gb, con possibilità di gestione dell’I-pod, blue tooth e ben 11 diffusori audio disseminati oculatamente in tutto l’abitacolo in modo che l’acustica sia quanto più possibile vicina alla perfezione.
Bisognerebbe ora portarla tra i cordoli per vedere se mantiene quanto promesso… e così abbiamo fatto.

15 Dic 2009
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