apples

Tasse auto sempre care e nel 2012 aumentano di 7 miliardi di euro con mercato auto in crisi

Nel 2012 il prelievo fiscale sui carburanti è stimato passare dai 32,6 miliardi del 2011 a 39,9 miliardi, con un carico di imposte quindi superiore ai 7 miliardi

Un mercato già di per sé in crisi come quello dell’automobile riceve un’ulteriore stangata derivata dai ripetuti aumenti di accise e dall’aumento dell’Iva al 21%, fattori questi che rischiano di pesare in maniera assolutamente esagerata e di paralizzare l’intero settore, già duramente colpito da manovre e balzelli vari.

Nel 2011 infatti la maggiorazione di prelievo fiscale sarà, secondo le stime del Centro Studi Promotor GL Events, di 2,9 miliardi, passando cioè da 29,7 miliardi nel 2010 a 32,6 miliardi nell’anno in corso. Oltre ad accise e Iva, anche il superbollo, inizialmente introdotto dal Governo Berlusconi ed inasprito dal Governo “tecnico” Monti, contribuisce con l’ennesima mazzata che va a colpire non tanto le auto di lusso come si tenta di far credere ma semplicemente la potenza delle vetture, anche quelle dallo scarso valore di mercato.

La manovra “salva Italia” si preannuncia quindi penalizzante e tutt’altro che equa e porterà il carico fiscale dai 32,6 miliardi attuali ai 39,9 previsti per il 2012, un aumento imbarazzante da spiegare, e mirato a colpire un settore che include la stragrande maggioranza dei cittadini, visto che in Italia vi è la più alta densità di autovetture, ben 59 ogni 100 abitanti.

Vanno inoltre riviste anche quelle previsioni che vedevano le immatricolazioni in ripresa già dalla primavera prossima, visto che una tale stangata farà certamente cambiare idea a non pochi cittadini, costretti a rifare i conti anche in vista di un generale aumento dei prezzi dei beni di primo consumo come pane ed alimenti, anch’essi legati al rincaro dei carburanti e, conseguentemente, dei trasporti.

09 Dic 2011
Articoli più letti