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Decreto antifumo: vietato fumare in auto in presenza di minori o donne incinta

Tutte le informazioni sul decreto antifumo: novità, norme, sanzioni. Il Decreto Lorenzin entrerà in vigore entro Natale e imporrà il divieto di fumare in auto con minori o donne gravide a bordo, davanti agli ospedali e nei luoghi pubblici frequentati da bambini

Nuovi pacchetti con immagini disencivanti, stop alle confezioni da 10, divieto di fumo davanti agli ospedali e in auto con minori e donne in stato di gravidanza: queste sono alcune delle disposizioni del nuovo Decreto antitabacco, approvato lo scorso 12 ottobre dal Consiglio dei Ministri.

Novità importanti, quindi, per i fumatori incalliti e occasionali. Se negli ultimi anni erano stati fatti i primi passi verso una politica di lotta al fumo, attraverso le scritte sui pacchetti e i divieti nei locali chiusi, ora la vita dei nicotinomani potrebbe farsi più difficile.

Innanzitutto non si potrà più fumare in auto in presenza di bambini o donne incinta.
Il divieto di fumo riguarderà anche le zone antistanti agli ospedali e ai reparti pediatrici, ginecologici, ostetrici e di neonatologia.

I nuovi pacchetti dovranno essere occupati, per almeno il 65% della loro superficie, da immagini shock, ritraenti ad esempio i polmoni dei fumatori, e saranno abolite le sigarette aromatizzate che ne rendono più appetibile l’acquisto.

Non saranno più venduti i pacchetti da 10 e ai minori non sarà consentito nemmeno l’acquisto di sigarette elettroniche o liquido di ricarica contenente nicotina. Verranno anche effettuati controlli periodici sui distributori automatici e sui sistemi di verifica dell’età dell’acquirente. Stop anche alla vendita di sigarette a distanza transfrontaliera.

L’inottemperanza del regolamento potrebbe costare caro prima di tutto al rivenditore: la vendita a minori di sigarette, normali o elettroniche prevede la sospensione della licenza per 3 mesi alla prima violazione; alle violazioni successive, oltre alla sanzione, viene revocata definitivamente la licenza.

Il fumo continua a essere, in Italia e nel mondo, una delle principali cause di decesso. I danni non riguardano solo i fumatori attivi ma anche quelli che subiscono passivamente il vizio altrui. È d’obbligo, quindi, per i fumatori tenere in considerazione la propria salute ma anche quella di chi gli sta attorno.
Se fino a oggi, però, il buon senso non è bastato, con le nuove normative si auspica prima di tutto un cambiamento delle abitudini e del comportamento collettivo, nel rispetto di se stessi e degli altri.

13 Ott 2015
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