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Volkswagen Dieselgate, irregolarità anche sui motori benzina

Ulteriore capitolo dello scandalo Volkswagen Dieselgate, con i dati del CO2 falsati che potrebbero riguardare anche 90mila vetture a benzina, oltre agli 11,8 milioni di auto equipaggiate con propulsori Diesel

La bufera che sconvolge il Gruppo Volkswagen non accenna a placarsi, anzi. Dopo che nelle scorse ore eravamo venuti a conoscenza di irregolarità su altre 800mila vetture con motore Diesel del Gruppo VW, tra cui Audi, VW, Skoda e Seat, è notizia di questi minuti la precisazione, da parte del ministro tedesco ai Trasporti, che i dati falsi sul CO2 riguardano anche 90mila auto a benzina. Come se non bastasse, nelle stesse ore Moody’s ha deciso di tagliare il rating del Gruppo, portandolo da A2 ad A3 per i “rischi crescenti per la reputazione e gli utili futuri”.

Nella nota si legge che Volkswagen deve “chiarire in piena trasparenza” le nuove irregolarità emerse, come conferma anche il portavoce di Angela Merkel, Steffen Seibert. Richieste di chiarimenti arrivano intanto anche da Bruxelles. “La cosa più importante ora è stabilire i fatti” e “chiarire quali irregolarità sono state riscontrate”, ha detto la portavoce della commissaria Ue al mercato interno.

Il ministro dei Trasporti tedesco Dobrindt ha annunciato che Volkswagen deve eseguire tutti i nuovi test di controllo sui suoi veicoli sotto la sorveglianza del Bka, l’ufficio federale della motorizzazione tedesca. Finora il Dieselgate è costato 23,5 miliardi di euro in Borsa, con il titolo che ha perso il 37%. Noi continueremo a tenervi aggiornati, non appena ci saranno novità di qualsiasi tipo.

 

05 Nov 2015
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