Patente di guida, le malattie ematiche non impediscono più di ottenerla

Un nuovo decreto permette a chi è affetto da malattie del sangue di ottenere la patente di guida, cosa che fino ad ora non era possibile per incompatibilità con la sicurezza stradale.

Chi non è direttamente interessato probabilmente non ne è a conoscenza. Esiste un elenco di malattie che non consentono né di sostenere l’esame per il conseguimento della patente di guida – né di poter procedere al rinnovo nel caso in cui la malattia sia stata contratta successivamente.

Oggi sembra però che le regole siano destinate a cambiare. Tutto passa dal Decreto numero 139 dello scorso luglio firmato dal Presidente della Repubblica e che entrerà in vigore dal prossimo 6 di ottobre. Le novità scattano quindi con l’inizio della prossima settimana e prevedono una piccola rivoluzione per tutti quegli automobilisti – o aspiranti tali – afflitti da una serie di malattie.

Protagonisti del provvedimento sono i cittadini affetti da malattie del sangue – per le quali è stato quindi eliminato il divieto di mettersi al volante in vigore fino ad oggi. Secondo la Legge – infatti – le cosiddette malattie ematiche vanno interpretate “in considerazione dell’attuale progresso scientifico, dei nuovi strumenti di diagnosi e – in particolare ndr – in base alla nuove terapie”.

Quali sono le malattie che vietano di guidare?
Purtroppo sono davvero numerose le patologie che impediscono di conseguire o rinnovare la patente di guida. Tra queste ricordiamo le turbe psichiche dovute a malattie; quelle cardiovascolari; il diabete mellito se trattato con insulina; l’encefalite; la sclerosi multipla; la miastenia grave; le malattie del sistema nervoso con atrofia muscolare progressiva “e-o” a disturbi miotonici; le malattie del sistema nervoso periferico e i postumi invalidanti di traumatismi del sistema nervoso centrale o periferico.

Per tutte la motivazione che vieta di guidare è purtroppo la stessa – in quanto si tratta di malattie ritenute incompatibile con la sicurezza stradale.