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Seconda patente per le auto blu

Non sarà blindata la seconda patente per gli autisti di auto blu ma a punti

Doppia patente per le auto blu. Ma a punti. Sembrava che i privilegi e le immunità parlamentari si fossero spostati dai palazzi alle auto blu, ma il controverso decreto che blindava le licenze di guida degli autisti della politica è stato ritirato.
L’emendamento presentato in Commissione Trasporti al Senato è stato così riscritto dalla maggioranza e regala agli autisti una doppia patente a punti: una professionale per il servizio ai politici e un’altra personale per la vita privata.
Questo tipo di patente non è una novità, è previsto per quelle persone che per lavoro viaggiano molto e sono più esposte al pericolo di sanzioni, così oltre ai 20 punti come tutti noi loro hanno un bonus di altrettanti 20 punti.
Nessun pericolo così di veder legalizzate le imprudenze o imperizie degli autisti, magari a causa di una espressa richiesta del politico.
La prima versione dell’emendamento parlava di patente blindata, senza il rischio di sottrazione di punti e di autisti di auto blu in modo generico, quindi tutti, compresi quelli delle comunità montane dove ci sarà la necessità del 4×4 blu.
Ma anche al Senato hanno capito che si stava spingendo troppo, così è stata introdotta la seconda patente a punti e sono stati presi in considerazione gli autisti delle alte cariche costituzionali e dei presidenti di Regione, Provincia e dei Comuni capoluogo di provincia. In tutto 1.500. Mica pochi.
Anche durante l’ultimo governo Prodi, lo staff del ministro dei Trasporti Bianchi aveva garantito il suo sostegno ma cadde il governo e non se ne fece nulla. Questa volta ci sono andati vicini.

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04 Mag 2010
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