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“Sordi” al volante

L'Aci sollecita esami audiometrici per il rilascio o il rinnovo della patente: un italiano su tre ha problemi all'udito, ma molti non lo sanno. L'ipoacusia è causa di distrazione, che provoca incidenti

“Nuove prove di verifica delle capacità uditive per il rilascio e il rinnovo della patente”: le chiede l’Aci per bocca del suo presidente, Enrico Gelpi, intervenuto recentemente ad una tavola rotonda sul tema “Sicurezza stradale e udito”.
Secondo l’Aci l’attuale norma sarebbe di fatto inadeguata poiché l’unico requisito uditivo richiestoattualente è la percezione di una conversazione da non meno di due metri di distanza. “Sarebbe invece più opportuno procedere a una misurazione dell’udito con metodologie e apparecchiature scientifiche”, rileva Gelpi.
Una sollecitazione che trova giustificazione dai dati Istat che rivelano come un italiano su tre soffra di problemi all’udito. La situazione peggiora con gli anni e gli attuali ultra 65enni passeranno dagli attuali 12 milioni agli oltre 20 nel 2050 con un maggiore rischio sulle strade.
L’Aci, sulla base di visite specialistiche (esame audiometrico gratuito) alle quali gli automobilisti si sono volontariamente sottoposti a Torino, Milano, Genova, Firenze, Roma, Napoli e Bari, segnala anche che il 67% del campione soffre di ipoacusia, ma la metà non lo sa.
La rilevazione misura anche lo stretto legame della sordità con la distrazione, che è la prima causa di incidente: il 20,5% dei conducenti ipoacusici non comprende i notiziari radiofonici sul traffico, il 17,4% non percepisce la conversazione tra gli altri passeggeri e il 16,4% chiede spesso di ripetere quanto detto da chi gli sta seduto accanto.
Attualmente, secondo l’analisi Aci, solo il 43,5% degli automobilisti è stato sottoposto a un accertamento audiometrico al momento del rilascio o del rinnovo della patente.

24 Mar 2011
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