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In Romagna il primo circuito dedicato alle moto elettriche

Romagna Electric Motorcycle, questo illuso nome, è un itinerario di 700 chilometri attraverso gli spettacolari passi dell'Appennino romagnolo da percorrere in sella a una due ruote a zero emissioni

La Terra dei Motori fa un passo importante verso la mobilità green. Nasce in Romagna, infatti, il primo circuito dedicato interamente alle moto elettrica, per abbinare la passione per le due ruote all’energia pulita e a una mobilità eco-sostenibile.

Romagna Electric Motorcycle: di cosa si tratta

Romagna Electric Motorcycle è un percorso di 700 chilometri sui passi più belli e adrenalinici dell’Appennino romagnolo promosso in collaborazione con Zero Motorcycles, azienda californiana specializzata in mezzi elettrici che per prestazioni e guidabilità non ha niente da invidiare alle moto con motore termico. Un primo viaggio dove la conoscenza diretta del territorio e delle problematiche specifiche della mobilità elettrica ad ampio raggio – prima fra tutte il tema dell’autonomia e conseguentemente degli impianti di ricarica – costituiranno una base utilissima di lavoro per lo sviluppo di un turismo green accanto a quello dei veicoli ad emissioni zero.

L’itinerario parte Rimini per arrivare in Valmarecchia e ritorno: un anello lungo 700 km percorso dai primi due rider, i giornalisti Emilio Salvatori e Cristina Zoli, in giorni e con otto rifornimenti. Questo primo viaggio esperienziale è stato realizzato per capire, alla vigilia dei cambiamenti epocali già alla porta con la mobilità elettrica, come il territorio romagnolo potrà affrontare la sfida per un #turismo sostenibile che cambierà il paradigma stesso della mobilità e anche del viaggiare su ampio raggio.

Un progetto che più che un arrivo consideriamo una partenza per essere pronti alla sfida epocale che già dal 2035, cioè domani, vedrà la messa al bando in Europa della produzione di tutti i veicoli a combustione interna per raggiungere, col drastico abbattimento della CO2, gli obiettivi climatici europei – ha detto il Presidente di Visit Romagna e Sindaco di Rimini, Jamil Sadegholvaad –. L’abbiamo fatto con un mezzo come la moto che per sua natura è il più indicato per entrare nell’intimità dei luoghi, a contatto diretto con la natura e con la gente. Sfatare i miti, individuare le criticità, preparare il territorio per essere pronti alle nuove sfide sono gli obiettivi di questa iniziativa, consapevoli che il cambiamento che stiamo affrontando riguarderà sicuramente le infrastrutture del territorio, ma soprattutto la mentalità di tutti noi. Non può sfuggire a nessuno che il percorso intrapreso dall’Europa e dal nostro paese cambierà radicalmente l’intero mondo dell’automotive e il concetto stesso dello spostamento individuale, a iniziare dalle infrastrutture di servizio. Cambieranno le abitudini, il modo di viaggiare, il rapporto tra mobilità e territorio, tra ambiente e turismo, e questo è davvero un progetto turistico ad alta sostenibilità ambientale. E noi, le istituzioni, con i cittadini e gli imprenditori romagnoli, ad iniziare da quelli impegnati nel settore dell’accoglienza, siamo pronti alla sfida”.

02 Set 2022
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