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F1: il GP di Monza è ancora a rischio, niente accordo con Ecclestone

Secondo Ecclestone la direzione dell'autodromo non investe al 100% nel GP di Formula 1.

Non è ancora stato trovato un accordo tra Bernie Ecclestone e i vertici dell’autodromo di Monza. Praticamente Ecclestone non ha intenzione di fare sconti. Inoltre non ha nessuna intenzione di trattare con l’attuale direzione della Sias, in quanto vorrebbero introdurre la variante per le moto, recuperando la pista Pirelli ed eliminando il curvone di Monza. Ecclestone resta impassibile, 20 Milioni sono richiesti e non sono ammessi sconti. Inolte ha affermato: “Non avete abbastanza soldi perchè incassate poco e spendete il denaro per inseguire altri eventi anzichè concentrarvi sulla Formula Uno”.

Anche Sticchi Damiani, incaricato da Coni e da Palazzo Chigi di ottenere il contratto fino al 2023, è favorevole alla ristrutturazione e ammodernamento del circuito. L’ACI però non è intenzionata a spendere soldi per interventi che non riguardano il GP di Formula 1. Andrea Dell’Orto, presidente Sias, ribadisce l’importanza di modificare il tracciato e afferma: “Vogliamo cambiare il tracciato per renderlo più moderno e incrementare gli eventi motoristici: è l’unico modo per far crescere il fatturato e mettere a posto i conti.

Abbiamo chiuso il 2015 con un buco di 1.5 milioni, ma partivamo da un buco di 5 e il gp è andato meno bene del previsto”. Per accontentare Ecclestone, Ac Milano dovrebbe rivoluzionare i vertici Sias, iniziando dal presidente Andrea Dell’Orto e dall’amministratore delegato Francesco Ferri. Inoltre potrebbe essere possibile un passaggio al circuito di Imola, e non sarebbe piacevole considerando che Monza è un patrimonio mondiale per tutto il motorsport.

11 Mar 2016
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