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Formula 1 si ritorna ai motori aspirati?

Dopo la stagione 2014 in cui i costi delle Power Unit sono cresciuti a dismisura si pensa ad un ritorno agli aspirati con tecnologia ibrida

La stagione 2014 di Formula 1 è stata segnata dal dominio quasi totale della Mercedes forte di una Power Unit davvero superiore rispetto agli altri motori. Sfruttando il propulsore tedesco anche la Williams che nel 2013 aveva colto risultati a dir poco deludenti si è trasformata in una delle auto da battere. Ma il problema della stagione appena trascorsa sono stati i costi: lo sviluppo della tecnologia ibrida unito alle richieste di maggior durata e minori consumi di carburante ha fatto si che le spese per i soli propulsori siano lievitati da 5 a circa 15-20 milioni di dollari.

Fatto di non poca importanza che ha portato al fallimento delle scuderie Marussia e Caterham. Lo sviluppo di Power Unit fin troppo sofisticate (e diciamocelo chiaramente anche poco “belle” da ascoltare) sta dando seri problemi soprattutto a quelle scuderie che acquistano le unità motrici dai tre costruttori (Mercedes, Ferrari e Renault). Per tornare ad una Formula 1 meno spendacciona Bernie Ecclestone in occasione della prossima riunione dello “Strategy Group” (il comitato direzionale della F1 di cui fanno parte le sei scuderie più forti) sembra voler proporre un ritorno ai vecchi motori aspirati V8 o V10 magari dotati anch’essi di tecnologia ibrida.

Ovviamente sarà una decisione difficile da prendere anche perché Mercedes, vista la superiorità del proprio propulsore, difficilmente vorrà rimescolare le carte in tavola motoristicamente parlando. Anche Eric Boullier, team principal di McLaren, si dimostra preoccupato dal problema economico: l’unica soluzione per mantenere questi costi è aumentare le entrate, ma per farlo servirebbero almeno 25 gare l’anno. Una questione davvero spinosa che speriamo abbia un risvolto che soddisfi oltre ai costruttori anche i milioni di appassionati.

19 Dic 2014
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