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Con “Impatto Zero” gli eventi di auto storiche diventano eco-sostenibili

Grazie all'applicazione della normativa ISO 20121, l'ASI vuole ottimizzare i raduni di veicoli storici sotto l'ottica di una maggiore responsabilità ambientale

Nell’ambito di una totale conversione e riqualificazione eco-sostenibile del mondo auto, anche gli eventi e i raduni di veicoli storici devono fare la loro parte: è per questo motivo che ASI (l’Automotoclub Storico Italiano) ha deciso di dar vita ad “Impatto Zero“, un protocollo eco-solidale che prevede l’applicazione della normativa ISO 20121 proprio a questo tipo di manifestazioni che, quindi, permetteranno di minimizzare la loro incidenza ambientale con tutta una serie di iniziative “green”.

Dopo aver promosso una ricerca con l’Istituto Superiore di Sanità per definire il reale impatto dei veicoli storici, ora è necessario osservare questo tema da un punto di vista più ampio comprendendo, appunto, gli eventi che consentono a questi mezzi di tornare a circolare su strada (anche se per un breve periodo). Secondo ASI i futuri raduni saranno implementati attraverso questo protocollo che si baserà sulla norma ISO 20121, lo standard attuale per la certificazione dei sistemi di gestione sostenibile degli eventi.

Ovviamente questo regolamento presuppone alcuni interventi da parte gli organizzatori al fine di ottenere la certificazione “green” per l’evento in questione, che includono l’ottimizzazione delle risorse idriche ed energetiche, il controllo della produzione dei rifiuti, il riciclo e il riutilizzo del materiale impiegato durante la manifestazione. In aggiunta diventerà indispensabile anche definire la totale informatizzazione della gestione amministrativa con il minimo utilizzo di carta, nonchè impostare partenze scaglionate per i veicoli che avranno a disposizione un chilometraggio limitato a livello giornaliero al fine di contenere le emissioni di CO2.

C’è da sottolineare il fatto che l’impatto ambientale in Italia relativo ai mezzi storici è minimo, visto che questi rappresentano lo 0,13% del parco circolante con una percorrenza chilometrica annua in media di appena 1.000 km: nonostante ciò l’ASI ha realizzato un’apposita guida all’uso ecologico e responsabile di questi veicoli, che sarà inserita nel protocollo “Impatto Zero” per alimentare maggiormente il contributo di questo settore. La compensazione della produzione di anidride carbonica, inoltre, si è concretizzata piantando una serie di alberi per raggiungere il bilancio zero, previsto dal Protocollo di Kyoto come sistema di mitigazione climatica.

10 Nov 2021
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